Ecco una vicenda al limite tra mala sanità e poca disponibilità. Un paziente oncologico, foriano, dopo aver subito una importante operazione chirurgica in un ospedale napoletano, ha richiesto al suo medico curante un certificato da trasmettere all’INPS. Tuttavia da parte del dottore è arrivato un secco “NO”, al quale pare si sia anche aggiunta la frase “Io non faccio certificati falsi”.
Secondo il medico, infatti, la richiesta andava fatta all’ospedale napoletano che poi avrebbe dovuto emettere il documento richiesto. La madre del paziente ha, comunque, chiesto delucidazioni ai Carabinieri in merito alla vicenda e i militari si sono detti pronti ad accogliere una eventuale denuncia nei confronti del medico di base, che secondo loro non si sarebbe mai dovuto rifiutare né di fare la visita domiciliare, né di fornire all’interessato il certificato. Alla fine, grazie alla disponibilità del chirurgo, il paziente ha potuto ricevere il certificato direttamente dal nosocomio napoletano, per poi trasmetterlo all’INPS.
Una volta che la vicenda si è comunque conclusa per il meglio, viene da chiedersi, cosa sarebbe accaduto se il paziente, in stato di convalescenza, non avesse potuto beneficiare dell’assistenza di un parente che recandosi a Napoli ha potuto ritirare il certificato, laddove il medico di base si era addirittura rifiutato di offrire la sua disponibilità per una visita domiciliare.