di Antimo Puca
In Italia a fare la dittatura non è tanto il dittatore, quanto la paura degli italiani e una certa smania di avere un padrone da servire. Lo diceva Mussolini: “Ci sarà in una delle prossime generazioni un metodo farmacologico per far amare alle persone la loro condizione di servi e quindi produrre dittature, come dire, senza lacrime; una sorta di campo di concentramento indolore per intere società in cui le persone saranno private di fatto della loro libertà, ma ne saranno piuttosto felici”. Vi è un breve articolo della Costituzione che recita: “i cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di adempierle con disciplina ed onore”. Queste parole sanciscono una norma morale tanto semplice da apparire quasi ovvia. E tuttavia i cittadini italiani sanno bene che non sempre i rappresentanti delle loro istituzioni mostrano di averne consapevolezza giacché spesso i loro comportamenti sono d’offesa a questo elementare principio etico. Ma è proprio dalla sua costante violazione che traggono origine quella corruzione e quel malcostume della vita politica italiana che, da lungo tempo, minano alla base il corretto funzionamento della nostra democrazia e pure della nostra economia. Per molti la coscienza inizia lì dove finisce il vantaggio. Ma si potrebbe anche dire il contrario. A buon intenditor..