DIRITTO DI PATRONATO. IL PAPA DA RAGIONE AL VESCOVO LAGNESE

Il Santo Padre mette fine alla querelle tutta isolana per quanto riguarda la nomina dei parroci di san vito a forio e santa maria maddalena a casamicciola: é Papa Francesco che il 17 luglio, investito del caso dalla Congregazione per il Clero, ha deciso che i decreti di mons.Lagnese vescovo di Ischia andavano confermati.

Quindi, in parole povere, così come scritto nero su bianco l’11 aprile scorso da mons.Lagnese, i comuni di Forio e di Casamicciola perdono il diritto di patronato sulle due parrocchie, che consentiva ai rappresentanti delle due popolazioni – riunite oggi nei rispettivi consigli comunali – di presentare una terna di nomi di sacerdoti, dai quali poi il capo della diocesi avrebbe dovuto scegliere il nuovo parroco.

La situazione, soprattutto a Forio, aveva già smosso la popolazione interessata, che aveva addirittura raccolto delle firme in merito.

L’argomento fu addirittura oggetto di dibattito in consiglio comunale che il 26 febbraio si espresse all’unanimità a favore del mantenimento del privilegio sancito nel lontano 1300.

In realtà per quanto riguarda casamicciola, i rapporti non erano già idilliaci, compromessi dalla vicenda dell’asilo conteso alla sentinella… Ma la situazione divenne così esplosiva, si da compromettere la stessa unità del clero diocesano che, sull’argomento si divise. In un documento del 12 marzo i sacerdoti hanno espresso la solidarietà al proprio pastore e il loro parere favorevole ma nella quasi unanimità, “ritenendo ormai superate certe forme di relazioni tra la Chiesa e la società civile alla luce delle indicazioni del Concilio Vaticano II. Il diritto e il dovere di manifestare la sua opinione e anche il proprio eventuale dissenso, non può mai scadere in accuse e insulti gratuiti e spesso volgari, apparsi sui mezzi di informazione locali, che colpiscono la persona del Vescovo e il suo operato”.

E così forte di questa presa di posizione autorevole, mons.Lagnese il 16 aprile dopo aver chiesto un pronunciamento dei rispettivi Consigli Comunali ha emesso i decreti dove dichiarava cessati i privilegi spettanti per entrambe le parrocchie.
I due comuni non hanno perso tempo ed il successivo 24 aprile hanno dato mandato ai legali per opporsi alla decisione vescovlle.

Da qui, la presentazione del ricorso gerarchico, per il quale la congregazione per il clero ha deciso di confermare i decreti di Lagnese, ritenendoli opportuni e conformi alla normativa cattolica.

Ma, date le caratteristiche e la valenza pastorale dei provvedimenti, la congregazione ha sottoposto la questione direttamente a Papa Francesco. E così il 17 luglio il santo Padre ha accolto l’istanza confermando i decreti che così, con la firma di Papa Bergoglio, costituiscono decisione definitiva, non soggetta ad ulteriori ricorsi, non esistendo di fatto alcuna autorità superiore cui rivolgersi, se non all’Onnipontente direttamente.

Da stamani, la notizia ha fatto il giro dei social e già si è scatenata la polemica, tra favorevoli e contrari.

Al di là di tutto, sarà interessante verificare le reazioni delle parti politiche dei due comuni, atteso che proprio il 5 aprile scorso, alla immediata vigilia dell’emissione dei decreti di cui sopra il vescovo ha presieduto la via crucis diocesana proprio a forio e, nella “tana del lupo” ovvero la chiesa di san vito, si sentì osannare dal sindaco del deo che auspicò una prosecuzione della proficua collaborazione tra istituzioni….

 

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