GUARDIA COSTIERA. RECUPERATI RIFIUTI DAI FONDALI DEL PORTO DI ISCHIA

È il porto di Ischia uno dei luoghi più cari alla memoria degli Ischitani, ed è facile intuirne la ragione: è ed è stato al centro dell’attività commerciale della città e dell’intera Isola, da qui prendevano il largo le unità cariche delle derrate necessarie al sostentamento locale oltre al trasporto passeggeri da e per l’Isola. L’attaccamento al luogo permane comunque tenacemente anche per le attuali che vedono nel bacino portuale svariate possibilità di sviluppo di iniziative, da quelle lavorative e professionali come la pesca e la cantieristica, il traffico marittimo a quelle sportive, turistiche e ricreative. Insomma, il Porto di Ischia, nuove opportunità, che tuttavia devono svolgersi in un ambiente degno di considerarsi sede di attività umana e marittima, per quanto possibile ordinato e pulito.

Ciò considerato, su iniziativa dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Ischia ed in collaborazione con l’Amministrazione Comunale, grazie al fondamentale ausilio e al prezioso contributo di Operatori Tecnici Subacquei e di imprese autorizzate che operano in ambito portuale, nella mattinata di oggi, è stata eseguita un’operazione di sgombero e pulizia dei fondali all’interno del Porto di Ischia. Sono stati recuperati diversi rifiuti, alcuni pericolosi, quali: pneumatici, vasi, materiale ferroso, cime, sanitari, batterie ed altri rifiuti per un quantitativo pari a 5 mc circa. I rifiuti prelevati saranno smaltiti a cura del locale servizio di smaltimento.

Le attività di recupero sono state disciplinate con apposita Ordinanza del Capo del Circondario Marittimo di Ischia ai fini delle tutela della sicurezza della navigazione, delle operazioni subacquee e marittime.

L’attività di recupero ha interessato solo una parte del porto (Molo Pescatori sulla Riva Destra) ma è in programma il completo monitoraggio e la bonifica dell’intero bacino Portuale Ischitano, degli altri porti e di altri fondali appositamente individuati in alcuni tratti di mare dell’Isola.

Cogliendo l’occasione della predetta attività, è stata effettuata anche una verifica subacquea allo storico “Tondo” di Marco Aurelio (struttura circolare in mattoni realizzata a ridosso di una parete rocciosa esistente all’interno del bacino portuale), realizzando video e rilievi fotografici che saranno inviati alla Soprintendenza per i Beni Archeologici di Napoli, organo periferico del Ministero per i Beni Culturali e Ambientali per le valutazioni di competenza al fine di garantire la tutela del patrimonio archeologico in questione.

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