FORIO, DOMENICO SAVIO CHIEDE UN ACCERTAMENTO SUI RAPPORTI TRA IL COMUNE E LA EGO-ECO E SULLE CONDIZIONI DI LAVORO DEI DIPENDENTI

“Esposto per l’accertamento dell’integrale e corretta applicazione del contratto di affidamento iniziale e delle successive integrazioni compreso la dotazione organica del personale, l’adeguatezza del parco macchine al capitolato d’appalto e la sua idoneità al servizio, le condizioni di lavoro dei dipendenti nella pulizia del territorio, la raccolta e il trasporto dei rifiuti solidi urbani, gli accertamenti periodici delle condizioni di salute dei lavoratori e i servizi igienico-sanitari disponibili nel Cartiere -, dei corretti rapporti amministrativi tra la Stazione appaltante e l’Impresa appaltatrice, dei probabili controlli del Comune sui risultati di pulizia quotidiana del paese, di possibili danni erariali causati all’Ente e di eventuali responsabilità”. E’ questo parte dell’oggetto di un dettagliato esposto presentato dal Consigliere comunale di opposizione Domenico Savio al Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Napoli, al Presidente dell’Autorità Nazionale Anticorruzione, alla Corte dei Conti, al Prefetto di Napoli e per conoscenza al Collegio dei Revisori dei Conti e alla rappresentanza Sindacale Unitaria sul servizio di raccolta dei rifiuti solidi urbani eseguito a Forio dalla Ego-Eco. Nel lungo esposto dopo aver richiamato il rapporto contrattuale tra il Comune di Forio e la Ego-Eco, la situazione dell’organico dei dipendenti e l’alto costo del servizio che al momento ammonta complessivamente a 6.692.281,89, di cui euro 4.958.539,01 per il canone da corrispondere alla Ego Eco S.r.l., euro 1.200.000,00 per oneri di discarica rifiuti indifferenziati, euro 503.742,88 per oneri di discarica rifiuti differenziati e euro 30.000,00 per costo fitto isole ecologiche, una spesa consistente per un paese di circa 18.000 abitanti, oltre la presenza temporanea di turisti ed extracomunitari, che certamente non brilla per pulizia, specialmente quando ci si allontana dai centri storici, Domenico Savio scrive: “ascoltato le lamentele di tanti cittadini per la non adeguata pulizia del paese, appena ci si allontana dai centri storici, per l’elevata e insostenibile imposta comunale sulla spazzatura, per la puzza irrespirabile che spesso accompagna taluni veicoli in circolazione dell’Impresa appaltatrice e per la caduta di percolato dove hanno sostato i compattatori per effettuare la trasferenza dei rifiuti, in particolare davanti al campo sportivo di Panza e sul piazzale delle Pietre Rosse; ascoltato ancora le lamentele di alcuni lavoratori per quanto concerne le condizioni di lavoro e la carenza di servizi igienico-sanitari nel Cantiere; visto i numerosi scioperi a cui sono ricorsi i lavoratori, specialmente nell’ultimo anno e nei mesi più recenti, per sostenere i loro bisogni di lavoro e di vita e le vibrate proteste in occasione delle riunioni del Consiglio comunale, in particolar modo di quelle del 11 e 26 giugno 2015; visto pure il licenziamento dell’operaio Vincenzo Barone, che per la disperazione si è sporto più volte all’esterno della ringhiera del terrazzino della stanza del Sindaco al secondo piano dell’edificio e continua la protesta all’entrata della Casa comunale e durante le sedute del Consiglio comunale; letta la lettera del 26.06.2015 con la quale l’Impresa appaltatrice Ego Eco S.r.l., a firma dell’Amministratore unico Signor Vittorio Ciummo, comunica alla regione Campania, alla provincia di Napoli, alla Direzione territoriale del lavoro, ai sindacati FIT-CISL, FP-CGIL, FIADEL, UIL TRASPORTI e R.S.U. “l’indispensabile ed indifferibile necessità… di dover procedere a risolvere il rapporto di lavoro con n.17 lavoratori da licenziare (di cui 15 Operai, 1 Impiegato e 1 Quadro), attualmente in forza”, comunicazione che ha ulteriormente esasperato i lavoratori per il pericolo di trovarsi senza lavoro né salario per sfamare le proprie famiglie; rilevato che la maggioranza consiliare e amministrativa nella seduta del Consiglio comunale del 11 giugno 2015, convocata anche per discutere e deliberare proprio sulla “Problematica servizio gestione nettezza urbana Ego Eco”, ha bocciato la proposta del sottoscritto per “L’istituzione di una Commissione speciale d’inchiesta con poteri illimitati per accertare e comunicare al Consiglio comunale, al Prefetto di Napoli, alla Corte dei Conti, all’Autorità Nazionale Anticorruzione e alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Napoli l’esito del lavoro svolto, allo scopo di fare piena chiarezza sulle eventuali responsabilità politiche, amministrative e contabili che hanno determinato l’attuale disastro nella gestione della nettezza urbana a Forio”; considerato che quanto sopra esposto avviene in presenza di una grossa spesa pubblica, di un paese che certamente non brilla per pulizia e di un’Amministrazione comunale che da due anni in carica non assume le iniziative necessarie per rendere efficiente il servizio di nettezza urbana e per migliorare le condizioni di lavoro dei dipendenti dell’Impresa appaltatrice, compreso l’eventuale ricorso alla soluzione del contratto di appalto con la Ego Eco S.r.l., chiede alle Autorità destinatarie della presente, ognuna per le proprie specifiche competenze istituzionali, di valutare l’opportunità, qualora riscontrassero nel presente esposto i necessari presupposti di legge e regolamentari per intervenire, di effettuare un accertamento amministrativo, contabile e giudiziario su quanto sopra riportato per verificare l’integrale e corretta applicazione del contratto di affidamento iniziale e delle successive integrazioni dei servizi di igiene urbana del Comune di Forio all’Impresa appaltatrice Ego Eco S.r.l. – compreso la dotazione organica del personale, l’adeguatezza del parco macchine al capitolato d’appalto e la sua idoneità al servizio, le condizioni di lavoro dei dipendenti nella pulizia del territorio, nella raccolta e nel trasporto dei rifiuti solidi urbani, gli accertamenti periodici delle condizioni di salute dei lavoratori e i servizi igienico-sanitari disponibili nel Cartiere -, i corretti rapporti amministrativi tra la Stazione appaltante e l’Impresa appaltatrice, i probabili controlli del Comune sui risultati di pulizia quotidiana del paese, i possibili danni erariali causati all’Ente e le eventuali responsabilità. Tutto ciò allo scopo di salvaguardare gli interessi dell’Ente locale e i diritti dei lavoratori e di individuare e perseguire ogni eventuale responsabilità che dovesse emergere dal lavoro di accertamento”. Sin qui parte del lungo e dettagliato esposto presentato da Domenico Savio. ora spetta alle Autorità destinatarie a fare piena luce sullo svolgimento del servizio N.U. all’ombra del Torrione.

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