DALLA GERMANIA TRIBUTO ALL’ARTISTA LUIGI COPPA: DOPO 61 ANNI LE VEDUTE DI HOFHEIM TORNANO A CASA

Le vedute di Hofheim di Luigi Coppa” ritornano a casa” dopo ben 61 anni. Si tratta dell’ultimo, spontaneo tributo che la Germania rende all’arte di Luigi Coppa, Ischitano, anzi Foriano, scomparso da poco. Un riconoscimento che arriva troppo tardi ma che lui avrebbe certamente molto gradito. I suoi paesaggi ritornano dopo ben 61 anni nel luogo dove sono stati concepiti e dove lui arrivò, appena ventitreenne, invitato dalla famosa collezionista, gallerista e mecenate tedesca Hanna Becker vom Rath

LUIGI COPPA

Lo Stadtmuseum di Hofheim am Taunus (Assia, Germania) celebra oggi i 25 anni dalla fondazione con una
mostra dedicata agli artisti che hanno dipinto la cittadina tedesca e i suoi paesaggi. “Malgründe – Hofheim
als Motiv. Von Coppa bis Schmidt-Rottluff” è il titolo dell’esposizione che si inaugura questa mattina e che
raccoglie più di 100 opere di 28 artisti che dipinsero Hofheim in varie epoche dal 1800 ad oggi.
L’evento rientra anche nelle celebrazioni ufficiali per il 125° anniversario della nascita di Hanna Bekker vom
Rath, pittrice, collezionista, mecenate e gallerista tedesca divenuta famosa per aver dato rifugio nella sua
Casa blu a Hofheim, durante la seconda guerra mondiale, a molti dei così detti artisti "degenerati", rifiutati e
perseguitati dal regime nazista. Tra questi c’erano i suoi amici Alexej von Jawlensky, Karl Schmidt-Rottluff,
Erich Heckel, Ida Kerkovius, Ludwig Meidner e tanti altri a cui in quel periodo era proibito lavorare ed
esibire la propria arte. Hanna Bekker li sostenne per anni acquistando i loro lavori e organizzando mostre
segrete nel suo studio di Berlino. Il suo supporto inizialmente spontaneo si trasformò nel tempo in una
“missione” duratura. Dopo la seconda guerra mondiale Hanna Bekker divenne ambasciatrice di quest’arte
nel mondo, garantendo che l’espressionismo tedesco riacquistasse il suo significato internazionale.
Nel 1947, con l’apertura di una sua galleria a Francoforte, il “Kunst Kabinett Hanna Bekker vom Rath”,
anche artisti internazionali e più giovani trovarono ospitalità e ispirazione a Hofheim. Uno di loro era
l’appena ventitreenne Luigi Coppa. I due si incontrarono a Forio al Bar Maria, come lui stesso racconta in
una sua pagina di diario:
Ho incontrato la signora Bekker vom Rath a Forio nel mese di giugno del 1957. Era una distinta signora di
circa sessant’anni. Mi avvicinò al bar Internazionale, da Maria, dove sedevo solitamente. Mi chiese se ero il
pittore Luigi Coppa e se era possibile vedere i miei quadri. Visitò il mio studio quello stesso giorno in
compagnia della scultrice Emy Roeder. Entrambe furono entusiaste del mio lavoro e la signora vom Rath mi
chiese a bruciapelo se fossi interessato a conoscere la Germania e l’arte tedesca. Le dissi che mi sarebbe
piaciuto ma che le mie condizioni economiche in quel momento non mi permettevano di affrontare un tale
viaggio. «Questo non è un problema!» rispose ed aggiunse che avrei potuto accompagnare lei e la sua
amica Emy Roeder nel loro viaggio di ritorno ad Hofheim am Taunus, vicino Francoforte, dove sarei stato
ospite nella sua casa ed avrei potuto dipingere in uno dei suoi ateliers. Hanna Bekker era infatti una
importante gallerista nonché mecenate tedesca. Già durante la guerra aveva aiutato molti artisti
perseguitati dal regime nazista ospitandoli nella sua Blaue Haus e dandogli la possibilità di lavorare in
tranquillità.
Partimmo due giorni dopo, di primo mattino, con la sua Volkswagen maggiolino cabriolet. Il viaggio durò
circa venti giorni durante i quali Hanna mi mostrò i grandi musei e le importanti gallerie d’Italia.
Visitammo Amalfi, Ravello, Roma, Orvieto, Firenze, Arezzo, Bologna, Venezia (dove mi presentò il gallerista
Carlo Cardazzo), Milano (per un concerto alla Scala), Como (dove riposammo 4 giorni ospiti di un ricco
industriale tedesco), Torino (per visitare la Triennale d’Arte) e ancora Colmar (per vedere la Crocifissione
di Matthias Grünewald), Losanna, ecc.
La casa di Hanna Becker ad Hofheim mi procurò un’emozione fortissima: le pareti erano ornate con opere
di Karl Schmidt-Rottluff, Wassili Kandinsky, Alexej von Jawlensky, Otto Dix, Käthe Kollwitz, Erich Heckel,
Ida Kerkovius, Emil Nolde, Pablo Picasso, Paul Klee e molti altri ancora, artisti le cui opere avevo visto
riprodotte fino a quel momento soltanto sui libri di storia dell’arte.

La signora mi alloggiò al primo piano della grande casa, in una bella camera-studio, dove lavorai per
alcuni mesi ritraendo le case ed i paesaggi del Taunus.
Ad Hofheim conobbi quasi subito colui che divenne uno dei miei più cari amici: Hugo Staab, il giovane
proprietario del Café Staab, un locale dove si ritrovavano artisti e musicisti, si esponevano quadri e, la sera,
uno straordinario trio suonava musica Jazz.
A luglio avevo quadro sufficienti per due mostre personali, che furono organizzate da Hanna Bekker vom
Rath ad Hofheim nel Café Staab e a Francoforte nel Frankfurter Kunstkabinett (in der Stuttgarter
Hausbücherei). Partecipai inoltre alla mostra collettiva Internazionale Ausstellung fur Malerei a
Francoforte/Hochst.
Durante la mia permanenza ad Hofheim Hanna Bekker non perse mai occasione per farmi conoscere luoghi
e persone. Visitammo insieme i musei di Francoforte, Magonza, Darmstadt, Stoccarda (dove facemmo visita
alla pittrice Ida Kerkovius nel suo studio), Wiesbaden, Mannheim, Heidelberg, ecc.
Alcuni mesi dopo il mio rientro in Italia partii per Istanbul per una mostra organizzata dall’Istituto Italiano
di Cultura e da lì proseguii per l’Uganda per incontrare mio padre.
I rapporti con Hanna Bekker vom Rath continuarono negli anni seguenti. Di tanto in tanto ci davamo
appuntamento in questa o quella città per per visitare una mostra. Ricordo con gioia il nostro incontro a
Parigi nel 1966 per vedere la grande mostra “Hommage à Pablo Picasso”. In quella occasione mi presentò
tra gli altri lo scultore russo Ossipe Zadkine.
Le feci visita ad Hofheim nel 1982 come testimonia una foto che ci vede ritratti un’ultima volta insieme:
morì appena un anno dopo, l’8 agosto 1983.
Le opere di Luigi Coppa saranno esposte dal 4 novembre 2018 fino al 3 marzo 2019, nello Stadtmuseum di
Hofheim am Taunus insieme a un centinaio di opere provenienti da vari musei, tra cui il Brücke-Museum di
Berlino, il Kunstsammlungen di Dresda, e da collezioni private in Germania, Italia e Svizzera.

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