Ricordando Nicola Loffredo, di Nicola Lamonica.
Non sempre le messe funebri, al di là della loro importanza per chi piange un congiunto o un amico, sono occasioni utili per ripensare alla persona scomparsa. Prevalgono, forse inevitabilmente, le formalità e la retorica. Non è stato così ieri per il ricordo di Nicola. Le parole del parroco hanno avuto il merito di mettere in luce una delle sue qualità, sempre più rare negli ultimi anni: il senso del dubbio, la ricerca mai appagata della verità.
Ma mancheranno a chi l’ha conosciuto e frequentato anche altre dimensioni preziose della sua persona. Eccone alcune. La sua marcata identità culturale e politica non gli impediva di ascoltare con attenzione e rispetto chi non la pensava come lui; la sua curiosità intellettuale spaziava su vasti orizzonti; nello stesso tempo, poi, la passione per la campagna e per il mare lo teneva ben legato alle tradizioni migliori dell’isola. Insomma, in un momento così buio per l’Italia e per il mondo sarebbe bello se tu ci fossi ancora…Ciao, Nicola! Gianni Romeo
hai colto nel segno, caro Gianni, e vedo che hai gioito come me della distinta omelia del Parroco Michele del Prete che, sorvolando le ” banalità di rito”, ha richiamato all’attenzione di tutti “ il senso del dubbio, la ricerca mai appagata della verità ” che Nicola ha costantemente inseguito da studioso e ricercatore attento e accanito; ed hai aggiunto ad essi altri valori che completano la Sua personalità, il Suo essere, la capacità d’ascolto nella diversità delle opinioni e la gioia di vivere con le Sue passioni ( il mare e la pesca, la campagna con i suoi prodotti , l’amore per la Sua terra d’origine , .. ).
Certo d’interpretare anche i sentimenti di tutti, un affettuoso grazie per il Tuo ricordo, un caro saluto Nicola Lamonica