DA TUTTOLEGA PRO.COM. BITETTO SI PRESENTA:”ISCHIA, QUESTE LE MIE IDEE”

Forse ha ragione Leonardo Bitetto, quando alla domanda sul perché il suo matrimonio con il Melfi non è proseguito: “Io volevo qualcosa di diverso che loro non potevano darmi”. In fondo, certi matrimoni hanno bisogno della condivisione di entrambe le parti e quando una delle due non può, lasciarsi non è neanche tanto doloroso, ma è una necessità. Specialmente se questi matrimoni sono basati su convenienze di tipo professionale: così dopo tre anni e mezzo Leonardo Bitetto e il Melfi si sono separati. Con il sorriso sulle labbra, nella convinzione che un divorzio simile può solo far bene ad entrambe le parti.

Bitetto è subito pronto a rigettarsi nella mischia e quest’oggi firmerà per l’Ischia: comincia un’altra avventura, ma per il tecnico pugliese l’intervista concessa in esclusivaa TuttoLegaPro.com è anche un modo per ringraziare il passato e dare il benvenuto al futuro immediato a tinte gialloblù.

Mister, si era parlato di un tuo avvicinamento alla panchina della Casertana: quanto c’era di vero?

“Ci siamo fatti una chiacchierata con il presidente e il Direttore generale dei falchetti, però non abbiamo trovato l’accordo. Una cosa che può capitare”.

Mentre l’Ischia è il futuro.

“Firmo questa mattina”. (Non sappiamo quando sia stata fatta l’intervista, ma a noi di Teleischia risulta che abbia già firmato)

Il primo contatto con gli isolani quando c’è stato?

“Circa dieci giorni fa. C’è stata una comunione d’intenti che mi ha subito convinto ad accettare”.

Un progetto, quello dell’Ischia che si baserà sui giovani.

“In particolar modo su quelli del settore giovanile. Dai ’94 in giù, cercando di ottimizzare le risorse che avrò a disposizione”.

Tutti under e gli over?

“Visto il clima che si respira e la possibilità di uno slittamento dei campionati, sugli over non abbiamo fretta. La priorità è acquisire giovani di prospettiva, che sono i più difficili da trovare”.

A proposito di over, Sirignano sarebbe un ottimo tassello per la difesa.

“E’ senza contratto e vediamo cosa si può fare. Intanto voglio prendere in mano la situazione e valuteremo nei prossimi giorni come comportarci”.

Nel Melfi, rimanendo in tema over, anche quest’anno si è messo in luce l’attaccante Loris Tortorì. Ti potrebbe tornare utile per la tua esperienza ad Ischia.

“A dire il vero me li porterei tutti ad Ischia, non solo Tortorì. Certamente quest’ultimo attualmente è senza contratto”.

Sarebbe congeniale al tuo modo di giocare.

“Non lo so, vediamo. C’è tempo”.

Visto che abbiamo accennato al Melfi, parliamo di quest’ultima stagione: se ti dico che hai fatto un capolavoro pensi che sto esagerando?

“No, anzi credo che sia la definizione giusta. Anche lo scorso campionato siamo partiti con l’80% della rosa completamente nuovo e definirlo un capolavoro mi sembra giusto. Questo merito però, se mi permetti, voglio condividerlo con i miei quattro collaboratori e con una società, il Melfi stesso, che mi ha permesso di lavorare come meglio potevo, con tutti i mezzi risicati che si potevano avere”.

Non c’erano più le condizioni per andare avanti?

“Diciamo che ci siamo incontrati con i vertici del club e le due visioni di un progetto da gettare sul tavolo non combaciavano, così ci siamo stretti la mano da persone per bene”.

Tre anni e mezzo importanti.

“Non posso dimenticare la passione calcistica del presidente Maglione, un uomo che ama il calcio e ti trasportava con il suo entusiasmo. Ma non solo lui: dal Ds Di Bari al Dg Castaldi. Tutti insieme abbiamo fatto un grande lavoro di squadra. Per ultimi, ma solo in ordine cronologico, voglio ringraziare i tifosi del Melfi. Seppure in pochi, il loro supporto non è mai mancato”.

Quest’anno avete lanciato l’astro nascente Caturano.

“E’ stata una stagione importante soprattutto per lui. Era in una fase in cui stava per cadere in un’apatia che non gli si addiceva. Abbiamo trovato il modo di valorizzare il suo gioco e ce ne siamo giovati tutti”.

Dimmi la verità: dove sei andato a pungolare il ragazzo per portarlo a segnare 18 gol?

“Non ho fatto nulla di particolare. Le responsabilità, se è questo che pensi, le aveva già di suo avendo due figli piccoli. Ho solo cercato di fargli accrescere l’autostima in se stesso e seppure con qualche colpo di testa derivante dall’età, ha saputo gestire il suo temperamento regalandoci e regalandosi un’annata straordinaria”.

I colpi di testa di Caturano. Ce li vuoi raccontare?

“Ma no, nulla di particolare. Come tutti, anche lui aveva i suoi momenti e siamo stati bravi a tenerlo a freno”.

Sullo scandalo scommesse infine, voglio una tua riflessione.

“C’è poco da commentare. Ben venga l’uscita di tutto questo lerciume, se serve a fare piazza pulita di questi manigoldi. Auspico l’aumento cospicuo delle pene per quelli che si macchiano di questo reato. Non è bello vedere gente come Masiello, tornare a giocare in A, dopo che ha ammesso di aver truccato delle partite. Non è un bell’esempio per chi vuol praticare questo sport in maniera pulita”.

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