PERCHE’ IL P.C.I.M-L. NON PARTECIPA ALL’INCONTRO DELLE OPPOSIZIONI PROPOSTO DA VITO IACONO!

Abbiamo ricevuto, tramite posta elettronica, l’invito del consigliere comunale di Forio Vito Iacono della lista civica Il Volo a partecipare ad uno incontro delle opposizioni consiliari e della società civile per coordinare un’opposizione comune all’amministrazione comunale di Forio. Sul web siamo venuti a conoscenza degli invitati e di alcuni partecipanti all’incontro. Noi comunisti, di idealità e strategia politica di classe e rivoluzionaria marxista-leninista, ovvero fedeli al pensiero e l’opera rivoluzionari di Marx, Engels, Lenin e Stalin per condurre la classe lavoratrice al potere, non partecipiamo mai a incontri e confronti dove sono anche presenti personaggi, culture e posizioni politiche della destra reazionaria e fascista, purtroppo esistenti pure nell’isola d’Ischia e, in questa fase, particolarmente a Forio. Noi, in ossequio alla Costituzione repubblicana, democratica e antifascista italiana alla discriminante antifascista non veniamo mai meno, è un comportamento storicamente doveroso verso i martiri dell’antifascismo e della guerra di liberazione dell’Italia dal nazi-fascismo. Di conseguenza, i fascisti, i loro fiancheggiatori e i rigurgiti neofascisti di oggi noi li combattiamo nelle piazze e nelle istituzioni della Repubblica. Naturalmente ci scusiamo con gli eventuali partecipanti all’incontro estranei alla cultura e alla politica della destra fascista e reazionaria, ma potranno esserci altri momenti di incontro e di confronto.

La nostra opposizione all’amministrazione comunale di Francesco Del Deo e al governo Renzi, che sono di natura borghese, clericale e capitalistica, è un’opposizione pratica e strategica di classe e rivoluzionaria, nel senso che essa punta a cambiare governo locale e nazionale nell’ambito della battaglia più generale di demolizione della società capitalistica e di costruzione della nuova e superiore società prima socialista e poi comunista. Il nostro obiettivo è la sconfitta del potere politico ed economico padronale e la conquista di quello proletario. Ciò perché i mali dell’odierno ordine sociale sono la conseguenza dell’esistenza dell’infame società capitalistica, fondata sullo sfruttamento del lavoro altrui, sull’accaparramento privato della ricchezza prodotta dalla classe lavoratrice operaia e intellettiva, sull’esistenza delle classi sociali contrapposte e in conflitto sociale tra loro e sull’accentramento della ricchezza in poche mani, a fronte della classe lavoratrice e delle più vaste masse popolari costrette a vivere in povertà. Senza distruggere il capitalismo non è neppure possibile uscire dai mali millenari dell’attuale società. La nostra opposizione in consiglio comunale non ha uguali e dunque non sono possibili alleanze strategiche con nessuno.

In quanto comunisti e nemici del capitalismo, dell’imperialismo, del fascismo e del neofascismo – questi ultimi sono strumenti di potere e di repressione che il capitalismo riabilita e foraggia quando è in pericolo il suo potere politico ed economico – veniamo quotidianamente e ignobilmente attaccati e calunniati da squallidi personaggi dalla cultura borghese, clericale, capitalista, egoista, opportunista, esibizionista, arrivista, di destra e reazionaria. Di conseguenza, per coerenza e rispetto dei nostri militanti e simpatizzanti e di coloro che ci votano, ci seguono e hanno fiducia nella nostra lotta politica non possiamo incontrarci né tantomeno collaborare con costoro invitati all’incontro. Si tratta di elementi di bassa considerazione sociale, che con menzogne, insinuazioni e infamie di vario genere ci calunniano continuamente coi mezzi che hanno a disposizione venendo persino meno alle più elementari regole di etica civile e professionale e di rispetto umano. Ma i lettori conoscono bene noi e loro ed hanno tutti gli elementi a disposizione per giudicare e condannare. La presunzione, la gelosia professionale, l’odio anticomunista e il potere di disporre di uno strumento di comunicazione non hanno mai fatto e mai faranno l’uomo stimato e apprezzato socialmente.

Non possiamo incontrarci né discutere con chi, con disprezzo della personalità umana, dell’esistenza di tante famiglie lavoratrici e del diritto costituzionale alla casa invoca, pieno di rabbia, odio e avversione umana, l’abbattimento di tutto l’abusivismo di necessità familiare e sociale. Non possiamo incontrarci né allearci strategicamente con chi sostiene l’infame sistema capitalistico, perché in questa dura lotta politica i nostri veri e soli alleati sono la classe lavoratrice operaia e intellettiva e le masse popolari, che aspirano a liberarsi dalle catene dello sfruttamento, della miseria e di una vita fatta solo di sacrifici e privazioni. Non possiamo incontrarci né allearci strategicamente coi gruppi consiliari e i loro consiglieri comunali che per l’ex spiaggia libera della Chiaia, ora, e fortunatamente ancora per poco, stabilimento balneare Blumar, sostengono gli affari privati contro il diritto dell’intera collettività foriana di disporre nuovamente di quella importante spiaggia libera per poter prendere il Sole lontano da quel canale puzzolente di deflusso delle acque sporche che dalla strada raggiunge il mare.

Comunque, qualora su singoli problemi sociali le nostre posizioni dovessero coincidere con quelle di altri gruppi consiliari o di singoli consiglieri saremmo pronti a confrontarci pubblicamente in consiglio comunale e a condurre una battaglia comune, diversamente le battaglie politiche nell’interesse esclusivo di tutto il popolo di Forio continueremmo a condurle da soli smascherando e condannando chi per opportunismo professionale, politico ed elettorale dovesse sostenere interessi diversi. Noi abbiamo da tempo già chiesto le dimissioni dell’amministrazione di Francesco Del Deo e lo abbiamo fatto anche nell’ultimo consiglio comunale, perché essa non corrisponde agli interessi e alle attese di sviluppo del nostro paese. Se si creasse una possibilità per lo scioglimento del consiglio comunale, perché una mozione di sfiducia al sindaco potrebbe non essere approvata, saremmo pronti a discuterne, valutare e decidere, ma solo dopo aver visto le otto firme, con la nostra costituirebbero le nove necessarie, apposte sotto la comunicazione al Prefetto di Napoli delle proprie dimissioni da consigliere e, comunque, non prima di aver sondato l’opinione pubblica, perché la caduta di un’amministrazione non è un fatto personale e privato dei consiglieri, ma è una scelta politica che coinvolge gli interessi dell’intera comunità amministrata. Noi comunisti non siamo avventurieri né assetati di potere personale.

La frustrazione, l’ambizione, la gelosia, l’esibizionismo, l’arrivismo e l’opportunismo elettorale e amministrativo sono categorie borghesi, di destra e reazionarie che non appartengono alla personalità, alla cultura, alle idealità e alla lotta politica di classe e rivoluzionaria dei coerenti comunisti, cioè dei marxisti-leninisti, e di conseguenza li rispediamo a chi li insinua, perché sono il prodotto della sua cultura e formazione politica idealistica, borghese e capitalistica. La nostra fedeltà agli interessi del proletariato foriano e italiano è assoluta e la perseguiremo con ogni forza e determinazione. Quello che scriviamo è testimoniato dalle scelte politiche e dai comportamenti sociali della nostra esistenza.

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