Il decreto dignità dovrebbe arrivare sul tavolo del primo Consiglio dei ministri politico tra oggi e domani o comunque entro “questa settimana” come ha assicurato il ministro del Lavoro e dello Sviluppo Economico Luigi Di Maio. Ma cos’è e cosa prevede?
Il decreto dignità è il primo provvedimento del governo gialloverde e si basa su quattro punti. Il primo riguarda le imprese e prevede l’abolizione “con effetto immediato” di spesometro, redditometro, split payment e studi di settore.
La seconda norma del dl è invece rivolta alla delocalizzazione delle imprese, “perché non esiste che te ne vai all’estero se prendi soldi dall’Italia” ha sottolineato Di Maio.
Terzo punto del decreto la lotta alla precarietà, tramite la riduzione del rinnovo dei contratti a tempo determinato. Tra le misure del dl c’è poi il rinvio della fatturazione elettronica sulla vendita dei carburanti per le partite Iva, che slitterebbe così al primo gennaio 2019. Infine, il provvedimento conterrà una norma per abolire gli spot pubblicitari per il gioco d’azzardo “che sta distruggendo le famiglie”.
Col decreto dignità, ha sottolineato qualche giorno fa Di Maio, “tutto ciò che mette i bastoni tra la ruote a cittadini e imprese da qui ai prossimi mesi dev’essere semplificato o eliminato del tutto”. La ‘sfida’ del ministro del Lavoro e dello Sviluppo economico è dunque quella “di rivedere quelle norme che stanno rendendo un inferno la vita dei cittadini”.