INCENDIO A VILLA STEFANIA, CONTINUANO I RILIEVI

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Continua l’annus horribilis per i pazienti di Villa Stefania. Dopo le polemiche che avevano accompagnato il loro trasloco da Villa Orizzonte alla struttura di Piazza Bagni, ieri sera intorno alle 19.00 un incendio è divampato all’interno dell’ex albergo di Casamicciola. Sul posto sono subito accorsi i Vigili del Fuoco e i Carabinieri che hanno sgomberato la struttura, avvolta da una coltre di fumo scuro e da un forte odore di plastica bruciata che ha invaso anche le strade circostanti. Dalle prime impressioni raccolte sembrerebbe che l’incendio sia divampato da un corto circuito di un quadro elettrico, probabilmente quello al piano terra vicino alla stanza del direttore. Da lì poi le fiamme si sarebbero propagate in uno stanzino adiacente utilizzato come deposito. Anche se questa sembra essere la ricostruzione più accreditata il Sindaco Giovan Battista Castagna invita tutti alla cautela e dichiara che ancora al momento “non si può dire nulla di certo e non si può escludere alcuna pista”. Intanto anche oggi proseguono gli accertamenti delle autorità competenti. Fortunatamente gli ospiti della struttura, nonostante il grande spavento, stanno tutti bene e hanno trascorso la notte in parte a Villa Mercede e in parte all’hotel Fiola che ha prontamente messo a disposizione alcune camere. L’incendio è solo l’ultimo atto di una vicenda da molto tempo al centro di dure polemiche, iniziate appena si è concretizzata l’ipotesi del trasferimento dei pazienti dell’ex Villa orizzonte alla struttura di Piazza Bagni, e culminate con l’ordinanza di sgombero emanata dal Comune a causa di alcune irregolarità amministrative, tra cui la mancata richiesta di mutamento di destinazione d’uso. Contro questa ordinanza l’Asl aveva fatto ricorso davanti al giudice amministrativo, che però aveva dato ragione all’amministrazione guidata dal Sindaco Castagna. A questo punto l’impegno di molti cittadini si era rivolto a cercare una struttura alternativa a Villa Stefania per scongiurare il trasferimento dei malati in terraferma. Tra i più attivi in questa ricerca il Comitato di Cittadinanza Attivo che subito ha ribadito con un comunicato il proprio impegno “ribadiamo con forza ancora maggiore – si legge nella nota – la necessità di trovare una collocazione degna e rispettosa di criteri di decoro e sicurezza. La nostra proposta, concreta e subito realizzabile, è l’utilizzo degli spazi di Villa Joseph, struttura già pronta e disponibile da domani ad accogliere i dieci pazienti e gli operatori adibiti alla loro assistenza. Nessuno tocchi i nostri dieci amici, la comunità isolana ha il dovere di proteggerli e di garantire loro un’esistenza serena, al di là degli errori amministrativi e dei muri di gomma del potere”.

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