Villa Villari, una monumentale costruzione nel cuore di Ischia è stata una delle tappe di “Torri in festa, torri in Luce”. Il Dott. Antimo Puca condivide la propria riflessione sull’evento.
Torri in festa. Torri in luce. Un evento ancora troppo poco conosciuto e compreso dall’ interland locale. Eppure è una grande mano tesa, una occasione unica di richiamo alla conoscenza ed alla coscienza verso i luoghi isclani. Il pensiero: salvaguardare il genius loci, porre un giusto riflettore su tutto ciò che è il bello storico – naturalistico – paesaggistico affinché si divulghi il concetto di valorizzazione. Ideatore e coordinatore di tale pensiero è l’architetto Aldo Imer, presidente dell’Ordine degli Architetti di Napoli e Provincia, che, da sempre affascinato ed innamorato dei luoghi nostrani, si è prodigato per una più degna sensibilizzazione. Ragion per cui, da qualche anno, l’isola si adorna di ospiti illustri nazionali ed internazionali del campo dell’architettura, riuniti in un confronto critico al fine di promuovere e valorizzare il territorio e le sue risorse. Martedì 22 maggio, in particolare, si è tenuto un momento di riflessione storico- culturale all’interno della bisecolare Villa Villari, un luogo in cui il tempo sembra essersi fermato in un trionfo di macchia mediterranea. Cuore del tema: conservare le tracce della memoria storica. Sono intervenuti: l’avvocato Maria Giovanna Villari, gallerista; l’architetto Alessandro Castagnaro, presidente ANAI- DIARC e professore presso l’Università degli studi di Napoli Federico II e l’ingegnere Aldo Aveta, DIARC- professore presso l’Università degli studi di Napoli Federico II. Il tutto magistralmente coordinato dall’Architetto Aldo Imer ed allietato poi da un concerto tenuto dall’ ensamble “ EURYTMIA”, diretto dall’architetto Raffaele Ungaro al clarinetto, insieme al professore Angelo Ricci al flauto, al professore GianFranco Castagna alla chitarra ed alla voce del soprano, maestro Nunzia Ferrandino in una carrellata di canzoni di cultura napoletane ottocentesche che hanno incantato e deliziato il pubblico colto a tal punto che, nonostante il sopraggiungere della tempesta, il dottore Villari ha chiesto la prosecuzione del concerto nell’androne. Imer, da uomo sensibile prima e da vero professionista poi, ha scelto tra gli ischitani altrettanti professionisti seri nell’ambito musicale, tralasciando quei pacchetti preconfezionati imposti dai partiti ed è stato vincente, grazie anche all’idea dell’architetto Raffaele Ungaro e dei suoi maestri e compagni Angelo Ricci e Gianfranco Castagna di farci apprezzare la performance di Nunzia Ferrandino, la sua voce, l’originale interpretazione e l’attenta musicalità. La serata è proseguita all’hotel Delfini, con alcuni momenti creativi del gusto mediterraneo creati dagli chef stellati Di Costanzo, De Vivo e Palamaro. Al pianoforte, Nunzia Ferrandino in un repertorio che ha spaziato tra Brahms, Listz, Beethoven e sottofondi di cultura napoletana. Cosi, con lo stesso successo di ogni sera, proseguiranno gli appuntamenti di Torri in luce, esaltando particolari locali che spesso sfuggono anche a noi abitanti del luogo. Ischia è un luogo magico, terapeutico, spirituale e che si allontana da ogni prototipo standard, ma l’architetto Aldo Imer è colui che sta provando a puntare lontano, abbattendo le barriere del limite per creare un futuro che pone le sue basi nella salvaguardia del bene creato. Noi ischitani altro non possiamo fare che ringraziarlo ed auspicarci che tutto questo immane lavoro porti i frutti che merita per un futuro degno di rinascita sociale, economica e culturale dell’isola.