Si è rinnovato oggi nella basilica dedicata alla santa il rito della vestizione. Si tratta di un’antica cerimonia che si compie ogni anno e consiste nell’addobbare la statua lignea della santa protettrice di lacco ameno con il suo oro.
Un vero e proprio tesoro composto da migliaia di ex voto per grazia ricevuta.
La vestizione di santa Restituta coinvolge tutta la comunità religiosa che si ritrova in chiesa per pregare e assistere, tutti partecipano ma solo a pochi è dato il privilegio di maneggiare pietre preziose e gioielli e di sistemarli sulla statua. Impresa non facile visto il carico impressionante di monili.
Le prime donazioni fatte dai fedeli alla santa cartaginese si datano intorno al XV secolo, ma il suo culto è molto più antico risalendo ai primi anni della cristianità.
Il tesoro è composto da pezzi di ogni tipo dai semplici anellini di poco valore, alle fedi, dalle buccole di brillanti, alle collane di ogni tipo fino a pezzi importanti tra cui spiccano la corona di oro massiccio e la palma.
Nella chiesa di lacco ameno di statue raffiguranti santa Restituta ce ne sono varie, ma il busto ligneo scelto come icona da portare in processione ha la sensualità di una “bella popolana” e come una donna in carne ed ossa Restituta sfoggia nel giorno di festa i suoi gioielli più belli. Sistemata in un baldacchino dorato, anche questo adorno di altri gioielli, la bella Santa, rimarrà in chiesa custodita per tutta la notte dagli occhi vigili dei suoi devoti. Il tesoro è importante e potrebbe fare gola a qualche malintenzionato, per questo fino all’alba i più giovani della congrega rimarranno in chiesa, in una lunga notte di veglia – sorveglianza che terminerà all’alba con il passaggio del testimone ad altri fedeli vigilantes! Ma in questi giorni di festa la Santa sarà anche portata più volte in processione, persino sul mare e sempre completamente addobbata.
Un rito interessante anche dal punto di vista antropologico, quello della vestizione della statua votiva e infatti nella basilica di lacco ameno non erano pochi i turisti del nord ammaliati da una devozione così “passionale” per una santa che ha bisogno di esprimersi attraverso una relazione fisica.
Toccare, vestire, spogliare un’icona lignea dipinta caricandola di un culto quasi misterico, gesti che affondano le radici in una particolare cultura religiosa, quella del sud. ” Siamo veramente colpiti da questo rito, è bellissimo” commentano due signore bolognesi armate di macchina fotografica, ” lo scorso anno ci siamo capitate per caso, quest’anno ci siamo venute di proposito!”
Ha tanti gioielli su di sé che sull’isola c’è un divertente modo di dire, per criticare qualcuna che esagera con la quantità di gioielli si dice “ pare proprio santa Restituta!”
La Santa oggi si veste e tra qualche giorno si sveste.
L’ultima sera viene infatti spogliata dei suoi ori, le verranno lasciate poche cose in genere gli ultimi ex voto che ha ricevuto. La bella statua in questa rinnovata sobrietà feriale resterà per un anno nella cappella che porta il suo nome, fino al prossimo maggio, quando tornerà a risplendere per qualche giorno ancora.