TORRI IN FESTA, TORRI IN LUCE: DAL 17 AL 30 MAGGIO

Ci sono le Torri, le fortificazioni attraverso le quali l’isola proteggeva le sue coste dalle incursioni dei
Saraceni. E ci sono le luci, quelle con le quali per l’ottavo anno consecutivo gli edifici più belli di Ischia si illumineranno, non soltanto metaforicamente, dal 17 al 30 maggio.
Torna “Torri in festa Torri in Luce”, la manifestazione che esalta il bello del territorio e, grazie anche a un finanziamento con fondi a valere sul POC Campania 2014/2020, abbraccia convegni, concerti, serate di moda, contest fotografici, workshop, mostre e visite teatralizzate.

Un vero e proprio caleidoscopio di eventi per un composito mosaico in grado di raccontare Ischia e di promuovere la conoscenza, la valorizzazione e la fruizione del suo straordinario patrimonio naturale, storico e architettonico, con la regia dell’architetto Aldo Imer, l’ideatore della manifestazione.

“Come sempre – spiega– l’obiettivo è quello di ascoltare i luoghi
tramite momenti di riflessione e meditazione congiunta puntando alla valorizzazione del territorio ed alla
conseguente promozione turistica che vengono perseguite attraverso un’ottica orientata al concetto di
immagine coordinata, quale strumento capace di consolidare e salvaguardare il Genius loci, ovvero il senso
di appartenenza che permette di conoscere e rispettare gli aspetti naturalistici, storici e culturali del luogo
in cui si vive. Promuovendo un’immagine diversa dell’isola d’Ischia – prosegue Imer – puntiamo al
conseguimento di un alto valore aggiunto in termini di integrazione con il comparto del turismo sostenibile
con risonanza nazionale ed internazionale”.
Un turismo che si lascia affascinare dal patrimonio dell’isola, evidentemente impreziosito dai vicoli e dalle
torri del centro storico di Forio, che il 23, 24 e 25 maggio si disveleranno attraverso itinerari guidati e
teatralizzati con le associazioni culturali, Vicoli Saraceni, Actus Tragicus e Le Carucce, in collaborazione con
Radici. Gli echi del grande sport, con la Regatta (17-20 maggio) introdurranno un programma intenso ed
eterogeneo, che partirà dall’idea di una piena valorizzazione del verde dell’isola.
Undici giorni per undici straordinarie occasioni di ascoltare il paesaggio: la filosofia è chiara, il jazz
impreziosirà le serate di piazza Santa Restituta e del Castello aragonese, dove si parlerà di bellezza e
architettura, vino e paesaggio. Il 20 maggio, per esempio, “Vinarch” propone un incontro tra i produttori di
vini e distillati dell’isola con gli esperti di architettura: un dialogo attraverso il tempo, con interventi di
Benedetto Migliaccio, presidente dell’Associazione culturale L’Isola delle Torri, e dell’enologo Andrea
D’Ambra, di Marina Fumo del Centro Interdipartimentale per lo studio delle Tecniche Tradizionali dell’area
Mediterranea (Università degli studi di Napoli Federico II) e di Alessandro Castagnaro, presidente ANIAI –
DIARC dell’Università degli studi di Napoli Federico II. Da Tokyo arriva invece l’architetto Hidenobu Jinnai
dell’Università Hosei.
Dal 18 al 31 maggio rivivono anche le facciate del Pio Monte della Misericordia, l’edificio abbandonato che
affaccia sul lungomare di Casamicciola, che sarà eccezionalmente impreziosito da una serie di gigantografie
retroilluminate dell’architettura fortificata, delle torri e del castello di Ischia.
E del resto “Torri in festa Torri in Luce” è anche arte: la creatività dello scenografo Bruno Garofalo si
traduce nella suggestione delle visite attraverso la “Light Architectural”, la manifestazione abbraccia
esposizioni di arte contemporanea e proiezioni visive sui temi del convegno. Le foto di Florian Castiglione,
negli spazi del Castello aragonese, raccontano “L’isola degli Dei”. Ischia, naturalmente.
E si aprono alla cultura anche gli spazi storici dell’isola, come la Tenuta Villari, che il 22 maggio si rende
ambasciatrice di un messaggio universale contro il degrado della bellezza.
L’asse tra Ischia e l’Oriente si declina nel convegno internazionale del 24 maggio al Regina Isabella, dove si
discute di legami paesaggi culturali ed emozionali con Kizuna-Bonka- Teki e Kanjo-teki Kelkan. Spazio anche
a un altro legame, per certi versi insospettabile: quello tra moda e architettura, che si celebra nel porticato
di Ignazio Gardella, nell’accorsato hotel lacchese. Proprio così: per la prima volta sull’isola il porticato del
regina Isabella si trasformerà in una grande passerella live, dove creazioni di haute-couture, di ispirazione
internazionale, sfileranno a Lacco Ameno in una magica atmosfera “da mille e una notte”, indossato con
collane di corallo mediterraneo.
Anche quest’anno, peraltro, la manifestazione si conclude con la serata-evento dedicata alla premiazione
del PRAM (Premio sul Restauro delle Architetture Mediterranee) che si propone come momento di
confronto critico tra architetti, ingegneri, giovani laureati e studenti, ma anche come opportunità di

incontro tra istituzioni e cittadini, con l’intento di promuovere la partecipazione attiva al dibattito sulla
valorizzazione e la salvaguardia del patrimonio del territorio e delle risorse paesaggistiche e culturali del
Mediterraneo. “Obiettivo primario – spiega Aldo Imer – è incentivare l’educazione alla tutela e al recupero
del patrimonio culturale e paesaggistico del Mediterraneo, inteso come strumento di sviluppo e come
importante eredità culturale da salvaguardare; le sue finalità riguardano anche il tema della salvaguardia
dei paesaggi fortemente a rischio per fenomeni antropici e naturali. Saranno premiati coloro che
elaboreranno proposte progettuali capaci di coniugare aspetti conservativi per la salvaguardia delle
testimonianze stratificate, dell’identità dei siti, con quelli della sicurezza del territorio, non trascurando lo
sviluppo economico e sociale delle comunità locali. Il premio vuole essere un focus culturale, che partendo
dall’isola d’Ischia, si estende e si diffonde all’intera Area Mediterranea, con le sue straordinarie risorse
paesaggistiche ed architettoniche nonché con le sue particolari criticità fisiche e di degrado”. La
manifestazione è curata dall’Associazione culturale L’Isola delle Torri, con i patrocini – tra gli altri – della
Soprintendenza per l’Archeologia, Belle Arti e del Paesaggio di Napoli, del Comune di Lacco Ameno,
dell’Università Degli Studi di Napoli “Federico II”, del Dipartimento di Architettura, della Scuola di
Specializzazione in Beni Architettonici e del Paesaggio, dell’Ordine degli Architetti di Napoli e Provincia e
dell’Ordine degli ingegneri di Napoli e Provincia.

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