A cura del PCIM-L
Il 28 gennaio scorso con un dettagliato servizio giornalistico denunciammo il danneggiamento della condotta presente al di sotto del pontile Aragonese e dalla quale fuoriusciva abbondante l’acqua potabile che finiva direttamente a mare. Ebbene, a pochi giorni di distanza dalla nostra richiesta di intervento, la condotta fu riparata. La cosa incredibile, però, è che a tre mesi di distanza il cantiere risulta ancora aperto e oltre a due grosse buche scavate sui due lati del pontile, ci sono ancora le transenne di cui una abbattutasi sul muretto e due grossi cumuli di materiale da risulta ammassati per terra e che non sono stati mai rimossi evidentemente perché servono per ricoprire nuovamente i fossi scavati durante l’esecuzione dei lavori. Ma visto che le falle che causavano la copiosa perdita d’acqua sono state riparate da mesi, come mai le buche scavate per individuare le perdite non sono state ancora chiuse? Come mai il cantiere continua a non essere rimosso? Possibile che migliaia di turisti debbano assistere a questo sconcio in uno dei luoghi più belli e caratteristici dell’isola d’Ischia? Sindaco Enzo Ferrandino, ma è possibile che neppure con l’inizio della stagione turistica si sia provveduto a sistemare il pontile Aragonese? Ma stiamo scherzando? Eppure sono tanti gli amministratori comunali che quotidianamente amano passeggiare sul caratteristico pontile. Possibile che nessuno di loro si accorga di nulla e pretenda dall’ente regionale che ha effettuato i lavori di mettere fine a questa vergogna? Intanto il Partito Comunista Italiano Marxista-Leninista, guidato dal Segretario generale Domenico Savio, chiede con forza un intervento immediato di ripristino dello stato dei luoghi sul pontile Aragonese.