GESU’ E MARIA POSSONO COMPARIRE IN PUBBLICITA’

Audace la sentenza del 30 gennaio 2018. 69317/14 della Corte Europea dei Diritti Umani, che legittima l’utilizzo nelle pubblicità delle immagini sacre di Gesù e Maria.     

La comunità Cattolica non ha accolto  positivamente la pronuncia: l’ha ritenuta, infatti, “oltraggiosa”.  Sono. dunque, scattati ricorsi e campagne di protesta a difesa della Fede Cattolica e del SS. nome di Gesù e Maria.

IL FATTO                                                                                                                                                                                                                       STRASBURGO- La Corte si pronuncia per condannare la Lituania, che, nel 2012, aveva sanzionato un’azienda locale di abbigliamento, per aver inserito le immagini sacre  in uno spot pubblicitario. La sanzione era scattata perché la pubblicità era considerata “blasfema”, tuttavia all’esito del successivo iter giurisprudenziale sovranazionale, il diritto alla libertà di culto è stato bilanciato con la libertà di espressione.                                                                                                                                                                                                      La Corte ha ritenuto che il comportamento della Lituania sia stato contrario alla “morale pubblica” perché la tutela del diritto ed del rispetto riservati ai fedeli non è stato equilibrato con il rispetto della libertà di espressione.

LE CONSEGUENZE

L’Italia reagisce animatamente, infatti, si sta diffondendo nel WEB un messaggio di protesta, rivolto alla Corte Europea dei Diritti Umani, che recita quanto segue:

“Spett. Corte Europea dei diritti umani, avete accettato la  ridicolizzazione dei nostri simboli cristiani, come Gesù e Maria negli spot pubblicitari. Questo vostro atteggiamento è di fatto una persecuzione nei nostri confronti, cosa che si sta verificando in molti ambienti, nonostante la nostra Fede sia molto pacifica.

Tuttavia non  possiamo rimanere in silenzio di fronte a tale oltraggio; la mancanza di rispetto verso la nostra Religione e’ la stessa che subirono i nostri fratelli ebrei e che portò all’Olocausto.

E’ inammissibile che in un paese occidentale che si reputa civile noi Cristiani dobbiamo subire vili umiliazioni e non essere difesi.

Continueremo a pregare per voi infedeli che vi state facendo manipolare da chi mira a screditare la Santa Chiesa e il suo operato volto al bene dell’umanità.

Un’ultima considerazione: se fossero usati per scopi pubblicitari i simboli musulmani e lo stesso profeta Maometto, sicuramente boccereste questi spot, per PAURA perché i musulmani rispetto a noi, non usano le maniere dolci per chi non rispetta la loro religione.

Esponenti della sedicente Corte Europea dei diritti umani, vergognatevi!

Pace e bene.”

 

Lituania 2                                                     -Una delle immagini diffuse dall’azienda lituana –

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