Dopo una settimana di chiusura, questa mattina i bambini che frequentano il plesso scolastico di FondoBosso sono potuti rientrare nelle loro classi. Il 10 febbraio il Sindaco di Ischia aveva disposto in via precauzionale la momentanea chiusura dell’istituto a seguito delle segnalazioni di alcuni genitori preoccupati dalla presenza di amianto nella struttura. Il comune aveva subito disposto un sopralluogo dal quale emerse che “in alcuni punti i pannelli esaminati presentavano delle lesioni e delle fratture, quindi si ritenevano necessarie delle indagini e precisamente: la campionatura e l’analisi dei pannelli appartenenti al periodo di costruzione dell’immobile e la valutazione delle fibre aerodisperse negli ambienti”. Per tutelare la salute dei bambini il Comune aveva disposto l’interdizione dell’istituto in attesa degli esiti degli esami. Esiti che sono giunti lunedì e che hanno confermato sì la presenza di amianto all’interno dei pannelli analizzati, ma non la presenza di aerodispersi nell’area, aerodispersi che sono i veri responsabili delle nefaste conseguenze che tutti conoscono. Quindi dopo aver approfondito la questione, sia dal punto di vista scientifico che normativo, l’amministrazione, d’accordo con i responsabili del circolo didattico, ha ritenuto che non esista alcun rischio per la salute di coloro che frequentano la struttura e quindi ha disposto la riapertura del plesso scolastico. Entro una ventina di giorni, sempre a titolo precauzionale, si procederà al trattamento dei pannelli contenenti amianto mediante sia incapsulamento che confinamento degli stessi. Nella struttura, inoltre, sarà attivato un sistema di sorveglianza e controllo dell’aria per monitorare nel tempo la situazione. Problematiche analoghe a quelle del plesso scolastico del I circolo didattico potrebbero essere presenti anche nell’adiacente istituto alberghiero, che è stato costruito nello stesso periodo e con gli stessi materiali. Per questo il Sindaco di Ischia, Giosi Ferrandino, ha invitato la Preside a procedere con le verifiche.
