Appuntamento mercoledì 1 febbraio alle ore 10 davanti all’ingresso dell’ufficio INPS, sito in via Stradone numero 5 a Ischia Ponte. Gigi Lista lancia il suo messaggio : «Mobilitiamoci insieme perché la dignità dei lavoratori non può essere calpestata a causa di inefficienze riconducibili al locale ufficio INPS di Ischia. Facciamo sentire la nostra voce. Trasformiamo Ischia in un’oasi di civiltà»
«Bisogna sostenere l’idea che dietro un “lavoratore” c’è una persona. Con i suoi problemi, le sue gioie e i propri dolori. Che la sua quotidianità non può e non deve essere aggravata dal peso tanto delle inefficienze dei pubblici uffici, quanto dalla burocrazia lenta e farraginosa e che, talvolta, divide le persone – e quindi i lavoratori – in categorie di serie A e serie B. Ognuno ha il compito e il dovere di sentirsi parte della comunità e muoversi a tutela di chi è meno fortunato. Ed è anche per questo che le amministrazioni e tutti i cittadini devono chiedere conto al locale ufficio INPS di Ischia dei comportamenti e della lentezza che puntualmente si verificano ogni volta per riscuotere l’indennità di disoccupazione. Vogliamo sapere di chi e quali sono le responsabilità e perché tutto soffre di una pigrizia organica e inaudita che sembrerebbe esistere solo per chi non può permettersi di salire di categoria».
Questa la determinata dichiarazione di Gigi Lista che invita i lavoratori e tutta la cittadinanza alla mobilitazione generale. L’appuntamento è previsto per mercoledì 3 febbraio alla ore 10.00 davanti al locale ufficio INPS di Ischia Ponte per far sentire la voce di quanti, ormai, sono stanchi di una presunta negligenza dell’ufficio cui corrisponde una certa e ampia burocrazia che si riversa sulla fascia più colpita, quella dei lavoratori stagionali che comunque contribuisce al benessere sociale, già al centro di riduzioni ed erosioni della propria dignità. «L’Italia è una Repubblica Democratica fondata sul lavoro» cita l’art. 1 della Costituzione. «È quanto mai necessario – aggiunge Gigi Lista- portare le persone fuori da questo pantano fatto di burocrazia a buon mercato. Sarà l’occasione per conoscerci, raccogliere e condividere le testimonianze. Noi non ci battiamo per i soldi ma contro quella parte di sistema che vuole fare di ognuno di noi solo una pratica da evadere dopo aver messo un timbro»