LONGO ENTRA E CAMBIA LE SORTI DELLA GARA.

L’Ischia Isolaverde era ancora sul risultato di 0-0 quando mister Campilongo gli ha chiesto di alzarsi e riscaldarsi e di tenersi pronto per entrare in campo. Lorenzo Longo, classe 1994, proveniente dal Bari che lo ha lasciato sull’isola per una seconda stagione dopo il brillante campionato 2012-13, ha svestito la tuta e ha iniziato a muoversi lungo la linea bianca, assaporando il fango che avrebbe trovato nel rettangolo verde. Grande tecnica, fisico esile, un volto che somiglia davvero tanto a Di Maria del Real Madrid, e lo stesso piede per giocare: il sinistro. Tanti che conoscono i dettami del calcio tradizionale hanno storto il muso:campo pesante fisici pesanti si diceva….

Ma il giovane talento in maglia gialloblù entra. Così ha deciso Mister Campilongo. E’ il 65’e prende il posto del più esperto e titolato Di Nardo, autore fino ad allora di un’ottima prestazione, forse la migliore con la maglia ischitana. Nonostante le “spalle strette” come canta Venditti, entra lui e cambia la partita fin dalle sue prime battute. Gioca bene i primi palloni nonostante il fango freni la sua corsa agile e subito si rende pericoloso in area: cross di Mora, testa di Arcamone, Longo si allunga, tocca di punta impensierisce Bacci che però para il tiro debole. E’ il suo primo squillo. E’ il 68′. Gioca bene fuori area e sulla fascia: non spreca un pallone. Il secondo squillo arriva al 40′. E’ lo squillo decisivo. Cross di Mora ancora Arcamone che prolunga e questa volta Longo mette in rete da pochi metri dal centro dell’area dopo un bel taglio da destra. Il suo pallone finisce nell’angolino. Dopo l’Ischia raddoppierà con Masini, ma è il suo il goal che va considerato decisivo. E lui:

<<Ho tagliato l’area come mi aveva spiegato il mister prima di entrare in campo. Il colpo di testa di Arcamone è stato perfetto io ho deviato la palla in modo imparabile e per il portiere del Tuttocuoio non c’è stato nulla da fare>>

Un goal che premia una coppia giovanissima Angelo Arcamone, ischitano, 18 anni e Longo 19.

<<E’ davvero bravo Angelo. Nella berretti fa la differenza lo chiamano per questo motivo Ibrahimovic. Domenica è stato determinante farà parlare sicuramente di sé>>

Ma torniamo al goal. Come hai segnato?

<<Ho deviato il pallone con lo stinco. Un tocco brutto, ma poco importata. Altre volte sembra che fai il calcio perfetto e ti aspetti il goal che poi non arriva. Al Tuttocuoio ho fatto due tiri in porta: il primo di punta il secondo di stinco. Non saranno stati due tiri belli stilisticamente parlando, ma l’importante è che il pallone finisca in rete. Così è stato e sono molto contento per me e per la squadra che meritava la vittoria.>>

Dopo un inizio in panchina ed in tribuna. Finalmente stai giocando con maggiore continuità.

<<Ora sono più contento ma mai mi sono sentito trascurato dal mister. Anche quando giocavo meno mi dava consigli e mi diceva di non abbattermi perché mi teneva in considerazione. Ora gioco e segno, cosa posso pretendere di più?>>

e.b.

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