SOCIETA’ PARTECIPATE, LA SPINA NEL FIANCO DELLE AMMINISTRAZIONI COMUNALI

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Società partecipate, croce e delizia per i vari comuni isolani: le loro sorti, sono sempre legate al vento che spira nella maggioranza, rispetto ai conti che molto spesso non tornano. A passarsela peggio, manco a dirlo, sono quelle società che gestiscono gli approdi turistici: ad Ischia, su ischia risorsa mare ad esempio pende un passivo di circa un milione di euro che, secondo il consigliere bernardo, ha radici molto lunghe e per le quali bisognerà indagare a fondo. Intanto, la maggioranza pensa alla messa in liquidazione, con il ritorno delle competenze – e della forza lavoro – in capo a ischia ambniente.

A Casamicciola, la situazione non è certo più rosea: in stato di liquidazione, per arnaldo ferrandino è una barca lasciata alla deriva perchè addirittura non riesce ad incassare il dovuto dai proprietari delle barche ormeggiate. Poi il compito dei consiglieri di opposizione è reso quantomai difficile dall’ostruzionsimo che i dirigenti delle partecipate portano avanti, impedendo di visionare gli atti delle società, soprattutto i documenti contabili.

A forio la situazione per nicolella è paradossale: il comune detiene il 51% della marina di raggio verde, ed ha un socio privato, l’Ati marina di forio che sembra quasi un fantasma ma che reclama dal comune circa 2 milioni di euro per i pontili che non è riuscita a sistemare . Intanto il comune gli ha procurato la prororga della concessione fino al 2020.

Un passaggio meritano anche le partecipate che si occupano di rifiuti: situazione a parte per forio, dove c’è un privato la ego eco colpita dalle azioni giudiziarie per corruzione che hanno portasto agli aresti domiciliari il titolare ciummo. Il paradosso, dice nicolella è che in questo periodo di amministrazione controllata i dipendenti ricevono regolarmente lo stipendio…

Per Carmine bernardo ischia ambiente svolge bene il suo ruolo di pulizia, ma il servizio costa troppo agli ischitani.

Armaldo ferrandino non spreca molte parole all’indirizzo delòl’amca che da un po’ sta organizzando anche manifestazioni di piazza e che presto dovrebbe ricevere in dote gli altri servizi da gestire, il cosiddeetto “glovbal”.

Resta poi la situazione appesa dell’evi spa, la società che gestisce il servizio idrico: “Noi cittadini ischitani paghiamo al cisi-evi una depurazione che non c’è”, ribadisce bernardo che ricorda come ci siano in ballo 3 milioni e mezzo di passivo che si rimpallano il consorzio e l’evi e che presto faranno sentire la loro presenza ingormbrante .Intanto, il liquidatore dell’evi – commenta sempre bernardo – ha moltiplicato le aree dirigenziali della società, da due a 4, includendo gli amici degli amici e dimenticandosi di 27 dipendenti…”Ma all’orizzonte c’è l’ato, l’ambito territoriale che raggrupperà le società per la gestione delle risorse idriche e che potrebbe porre fine a queste diatribe tutte politiche.

Ed in questa situazione generale in cui versano le società partecipate ed i relativi comuni arriva l’appello di arnaldo ferrandino rivolto ai cittadini isolani, affinchè chiedano conto del loro operato a tutti i dipendenti comunali o delle società partecipate, soprattutto a quelli super pagati…