ISCHIA CALCIO: LA SOCIETA’ AGGIUNGE CAOS AD UNA SITUAZIONE GIA’ CAOTICA. SCELTE E SOLUZIONI POCO CONDIVISIBILI

Occorre, solitamente, che ci siano temporali prima che si scatenino fulmini e saette ed impazzino burrasche, a Ischia neanche la placidità fuori stagione di un clima abbastanza mite riesce ad evitare che si scatenino i marosi. È durata meno di due mesi l’avventura sulla panchina della squadra isolana di Nello Di Costanzo, un’avventura che si annunciava già come un viaggio per procellosi mari, ma che sembrava sufficientemente solida in vista della scadenza di giugno, con la speranza di traghettare nel porto sicuro della salvezza la fragile imbarcazione.

Paga, il tecnico, il solo punto conquistato nelle ultime cinque giornate, paradossalmente venuto proprio nell’ultimo turno di sabato scorso contro la Fidelis Andria. Di sicuro non ci è dato sapere cosa abbia fatto maturare questa decisione, la squadra è parsa poco brillante nel gioco e sterile nelle conclusioni, ma sembrava seguire un ordinato canovaccio tecnico, e proprio nell’ultimo match ha dato qualche segnale di compattezza, strappando il pareggio con i denti. Resta da capire l’utilità del gesto che, a nostro avviso, aggiunge solo caos ad una situazione già caotica, e non certo per colpa dell’allenatore. Confusione dimostrata dai comunicati stampa, poco chiari, che si sono man mano alternati fino all’ufficializzazione del divorzio, anche dei direttori Femiano e Aiello, e all’annuncio del riaffido, perché di quello si tratta, della panchina ad Antonio Porta.

È in questo che troviamo quel controsenso che ci fa temere di come la società non navighi nemmeno a vista, completamente circondata dalla nebbia dell’incapacità gestionale: perché non scegliere la soluzione interna già quando andò via Bitetto? Era il caso di prendere questa decisione alla vigilia di una trasferta complicata come quella di Foggia, in cui si poteva provare ad approfittare del momento negativo, a loro volta, dei satanelli per raccattare qualche altro punto? Saranno tanti gli interrogativi che prima o poi dovranno essere sciolti, intanto salutiamo Di Costanzo, colpevole sicuramente di avere accettato una situazione quasi impossibile da risolvere, alla società crediamo di poter ribadire un concetto: la salvezza dell’Ischia, e il conseguente mantenimento del titolo tra i professionisti, condizione vitale, a nostro avviso, del futuro del calcio isolano, in questo momento ha i contorni dell’impresa quasi impossibile, ma realizzabile se la squadra torna sull’isola e ridiventa un bene inalienabile dei suoi tifosi, poco importa se con Porta o chiunque altro in panchina.

RAFFAELE CICCARELLI

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