PROCIDA: I CITTADINI DI VIA REGINA ELENA DIFFIDANO IL SINDACO E L’UFFICIO TECNICO

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“Con la diffida – ha dichiarato l’Avvocato Bruno Molinaro che rappresenta i cittadini di via Regina Elena – noi tentiamo di raggiungere l’obiettivo dell’annullamento in sede di auto-tutela, cioè facciamo notare al Comune che i suoi atti erano viziati e ne chiediamo la rimozione. L’annullamento è necessario anche per evitare al Comune di sottostare agli esiti di una condanna per spese giudiziarie. E’ evidente che se viene esercitato il potere di annullamento, di ufficio da parte del Comune cessa anche la materia del contendere in sede giurisdizionale, in pratica il ricorso al TAR non sarà seguito da una pronuncia di merito da parte dello stesso tribunale.

A Procida non si ferma la battaglia di civiltà sociale dei cittadini di via Regina Elena per chiedere e ottenere la rimozione delle antenne di telefonia mobile piazzate sul lastrico solaio di palazzo Mazzella venerdì 18 aprile2014, nel mentre tutta la popolazione locale era intenta ad assistere alla processione dei Misteri. Una battaglia che sul piano politico e sociale viene portata avanti dal PCIML guidato da Domenico Savio e a Procida rappresentato da Stanislao Strazzi e sul piano legale dagli avvocati Bruno Molinaro e Miriam Petrone. Ed è proprio sul fronte della battaglia legale che nelle ultime ore si registra un’importante novità. Infatti dopo la presentazione del ricorso al T.A.R. delle settimane scorse per chiedere e ottenere l’annullamento del permesso di costruire e di tutti gli atti con cui si è concesso alla Vodafone Omnitel di installare le antenne in via Regina Elena, in queste ore è stata protocollata una diffida indirizzata al Sindaco di Procida Vincenzo Capezzuto e al responsabile dell’Ufficio Tecnico affinché avviino l’annullamento in autotutela degli atti che hanno permesso la collocazione su palazzo Mazzella dei ripetitori di telefonia mobile. “Abbiamo avviato un procedimento extra-giudiziale e notificato un atto di diffida al Comune e in particolare al responsabile dell’ufficio tecnico e al sindaco, competente per la vigilanza – ci ha detto l’Avvocato Bruno Molinaro – ad annullare il permesso a costruire e l’autorizzazione paesaggistica sulla base dei quali è già stata realizzata l’opera.

L’opera è stata assentita, come denunciato con il ricorso precedentemente notificato, al Tribunale Amministrativo, sulla base di un difetto di legittimazione, ovvero sulla base del fatto che non tutti i comproprietari del palazzo Mazzella avevano dato il loro consenso alla realizzazione di questa stazione radio-base.

Con la diffida – ha sottolineato Molinaro – noi tentiamo di raggiungere l’obiettivo dell’annullamento in sede di auto-tutela, cioè facciamo notare al Comune che i suoi atti erano viziati e ne chiediamo la rimozione. Il Comune a questo punto dovrà produrre una comunicazione di avvio del procedimento, notificarla alla Vodafone, soggetto contro-interessato, dando alla stessa la possibilità di produrre scritti difensivi, assegnando un termine di dieci giorni e dopo di che deve provvedere al ritiro di questi titoli che sono viziati.

L’annullamento è necessario anche per evitare al Comune di sottostare agli esiti di una condanna per spese giudiziarie. E’ evidente che se viene esercitato il potere di annullamento, di ufficio da parte del Comune cessa anche la materia del contendere in sede giurisdizionale, in pratica il ricorso al TAR non sarà seguito da una pronuncia di merito da parte dello stesso tribunale.

E’ questo l’obiettivo – ha concluso l’Avvocato – che ci prefiggiamo anche per dare soddisfazione ai nostri clienti ed è evidente che una volta annullati i titoli il Comune dovrà ordinare la demolizione e la rimessione in pristino dello stato dei luoghi, quindi l’antenna dovrà essere rimossa, speriamo che ciò accada, me lo auguro, altrimenti resta la soluzione giurisdizionale”. Cosa aggiungere. Ora il Sindaco Vincenzo Capezzuto, che pubblicamente si era detto disponibile a far rimuovere quelle antenne, ha tutti gli strumenti giuridici necessari per poterlo fare. Vedremo a breve quale sarà la sua reale volontà politica in merito e se alle parole farà seguire i fatti.

Intanto in attesa che si pronunci il T.A.R. e nella speranza che il Sindaco Capezzuto e l’Ufficio Tecnico avviino l’annullamento in autotutela degli atti che hanno permesso la collocazione su palazzo Mazzella dei ripetitori di telefonia mobile, il PCIML continua a chiedere la sollecita rimozione di tutte le antenne di telefonia mobile presenti nei centri abitati di Procida, attraverso l’immediata approvazione di un regolamento comunale che ne preveda l’installazione solo in luoghi lontani dalle abitazioni e dagli istituti pubblici. Un regolamento che nonostante i proclami dei mesi scorsi del Sindaco Vincenzo Capezzuto tarda ancora ad essere approvato dalla Commissione competente.

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