LACCO AMENO:DOPO L’ULTIMATUM DELLA PREFETTURA IL CONSIGLIO APPROVA IL NUOVO RIEQUILIBRIO DI BILANCIO

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Un Consiglio comunale quello che si è svolto oggi pomeriggio a Lacco Ameno che aveva come obiettivo principale l’accoglimento delle osservazioni sollevate dal Ministero dell’Interno al riequilibrio del bilancio 2014, per provare a scongiurare lo scioglimento dell’ente dopo la diffida della Procura ad adempiere entro venti giorni. E, forte dei numeri in consiglio comunale, la maggioranza è riuscita ad approvare il documento, anche se non sono mancate le polemiche e, soprattutto, le incongruenze, sottolineate in più occasioni dall’opposizione. E nonostante l’invito del Sindaco Giacomo Pascale all’unità per superare questo momento di difficoltà, l’opposizione non ha votato con la maggioranza: Carmine Monti e Aurelio De Luise al momento del voto per opportunità hanno lasciato l’aula, poiché il bilancio in discussione era quello relativo al 2014 – anno in cui lo stesso Carmine Monti è stato Sindaco sino ad ottobre – mentre Giovanni De Siano e Antonio D’Orio hanno espresso voto contrario. La minoranza nei suoi interventi ha evidenziato da una parte numerose incongruenze nel documento, alle quali l’amministrazione ha risposto con non poche difficoltà, tanto che è stato necessario interrompere più volte il Consiglio per riuscire a chiarire i punti dubbi, dall’altra l’incompletezza del documento che a loro dire non risponde in modo esaustivo alle numerose obiezioni sollevate dal Ministero dell’Interno. Da sottolineare anche l’assenza della nuova Responsabile del Servizio finanziario del Comune, assenza non passata inosservata all’opposizione che ha chiesto più volte come fosse possibile discutere di riequilibrio di bilancio senza che il responsabile del settore fosse presente. A questo punto bisogna capire come risponderanno la Prefettura e il Ministero dell’Interno, se saranno soddisfatti dei chiarimenti approvati dal Consiglio, oppure se si procederà con lo scioglimento. In ogni caso i problemi di Lacco Ameno vanno ben al di là del riequilibrio di bilancio, il Paese sembra allo sbando, senza che ci sia neanche una società per la manutenzione ordinaria: emblematico il caso del lampione che pochi giorni fa è caduto a terra, fortunatamente senza procurare danni, ma simbolo del degrado che sta vivendo il territorio. Fare i compitini a casa assegnati dal Ministero non può essere l’unico motivo di vita di un’amministrazione…