L’ufficiale giudiziario del Tribunale di Ischia Antimo Puca in merito all’ultimo sequestro, l’abitazione del clan Potenza, interviene e spiega:
«Critiche,polemiche,partiti uno contro l’altro armati. Che tristezza!.Ischia è una realtà che sconvolge gli schemi. La gente dovrebbe operare scelte consapevoli,lontane da compromessi. Senza coordinamento,quella con la malavita si può considerare già una guerra persa,senza possibilità di appello. Il malvivente è una cellula generata male nel corpo di un paese sano. Se si comincia ad avvertire il senso di rigetto e di schifo allora vuol dire che è cominciata la cura. Cosa nostra è ancorata alla subcultura dei luoghi in cui attecchisce per vivere e proliferare,indisturbata. L’ omertà si trasforma in memoria storica di uno Stato che nulla garantisce. Il richiamo ai valori di coraggio,lealtà,amicizia,è trasformato in valori strumentali a loschi scopi. A volte mala vita non è una realtà truculenta che spara o uccide,essa è una organizzazione che fa impresa,che indossa giacca e cravatta. Le amministrazioni dovrebbero chiudere ogni possibile strada di accesso a questi “sognori”,che pur di infiltrarsi ed agire indisturbati promettono ogni benestare abusando del semplice e dell’ignorante oppure di una bassa condizione politica che sfocia nella compravendita del voto
».