(Adnkronos) – ‘Nel linguaggio comune purtroppo c’è di tutto ‘ prosegue la Scala – dalla bestemmia, al linguaggio d’odio, questo non giustifica nessuno. Riguardo a Banfi (nulla sulla sua persona e i suoi simpatici personaggi), un conto è il linguaggio di un personaggio dello spettacolo – rispettabilissimo in un contesto appunto ‘sportivo’ e ‘cinematografico’ – un conto è quello destinato ai minori. Uno spot, ad altissima frequenza mandato anche in fasce di ‘protezione rafforzata minori’ – conclude – necessariamente deve avere criteri più stringenti, tali da garantire l’adeguatezza dei linguaggi’.