**Sociologia: è morto Gianfranco Morra, studioso del tramonto del sacro** (2)

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(Adnkronos) – Dopo un periodo scettico-irrazionalistico del quale è principale testimonianza la monografia dedicata a uno dei principali filosofi antifascisti (“Scetticismo e misticismo nel pensiero di Giuseppe Rensi”, Ciranna, 1958), la ricerca di Morra si è rivolta al recupero di una antropologia integrale, aperta ai risultati di tutte le scienze umane e pur autonoma nella sua funzione unificante insostituibile (“Il problema morale del neopositivismo”, Lacaita Editore, 1962; “La storia nel pensiero di Giovanni Gentile”, Premio Gentile 1958; “La riscoperta del sacro. Sudi per una antropologia integrale”, Patron, 1964; “Dio senza Dio. Esperienza religiosa, ateismo, secolarizzazione”, Patron, 1974).

Sulla scia di una riscoperta del pensiero di Max Scheler, sono seguiti i volumi: “Sociologia del sapere” (Patron, 1966), “Max Scheler. Una introduzione” (Armando editore, 1987), “La scure del nulla. Nichilismo e società” (Japadre, 1984), “Il quarto uomo. Postmodernità o crisi della modernità'” (Armando editore 1992). Tra i suoi numerosi volumi “Marxismo e religion” (Rusconi, 1978), “Introduzione alla sociologia del sapere” (La Scuola, 1990), “Filosofia per tutti” (La Scuola, 1991). Tra le sue ultime opere: “Europa invertebrata. Un’identità incerta per la civiltà di domani” (Ares, 2006), “Antidizionario dell’Occidente. Stili di vita nella tarda modernità” (Ares, 2010), “Il cane di Zarathustra. Tutto Nietzsche per tutti” (Ares, 2013), “Atlante della filosofia. Il pensiero occidentale dalla A alla Z” (Ares, 2017). Morra è stato editorialista del “Giornale” e si definiva federalista: nel 1993, sulla scia dell’affermazione della Lega, su suggerimento dell’amico politologo Gianfranco Miglio, pubblicò “Breve storia del pensiero federalista” (Mondadori).