(Adnkronos) – “Il testo è volutamente complicato, mentre -osserva Malan- potrebbe essere semplicissimo e passare pressoché all’unanimità se ci si limitasse all’inasprimento delle pene per i reati contro le persone per il loro orientamento sessuale. I sostenitori del ddl, invece, vogliono mantenere altre norme, numerose, complesse, poco chiare e divisive, come il reato d’opinione, l’indottrinamento nelle scuole e l’intromissione nelle aziende. Bisogna parlare e approfondire anche perché ci sono, oltre al resto, palesi errori”.
Intanto su Fb, Ostellari rilancia: “Chi ha paura del confronto'”. Le audizioni richieste erano in tutto 225, e il presidente leghista ne avrebbe depennate 55. “Noi non abbiamo paura del confronto e siamo pronti a discutere con lealtà di ddl Zan e della proposta del centrodestra. Senza confronto non c’è democrazia”. Per Laura Boldrini si tratta di “puro boicottaggio”.
Dice la grillina Maiorino: “Ostellari ha avuto la sfrontatezza di definire la richiesta di 170 audizioni come la ‘dimostrazione di apertura al dialogo del centrodestra’. Per noi questa è la goccia che fa traboccare il vaso. È chiaro che la commissione Giustizia non è il luogo dove la democrazia possa essere esercitata, perché presa in ostaggio da un gruppo minoritario, quello della Lega, che si serve del suo presidente per affossare leggi, per giunta già approvate alla Camera”, accusa. “A questo punto andremo in Aula”.