Roma, 3 nov. (Adnkronos) – “La decisione di onorare la salma di un caduto senza nome e, idealmente, così, di tutti coloro che non avevano trovato nemmeno la consolazione di una tomba, pose in luce l’unità del Paese in un momento difficile, unendo in un sentimento di rispetto e di dolore i diversi atteggiamenti che avevano caratterizzato la società italiana di fronte alla guerra”. Lo ha affermato il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nella cerimonia al Quirinale di consegna delle insegne dell’Ordine militare d’Italia, conferite nel 2021, in occasione del Giorno dell’Unità nazionale e Giornata delle Forze Armate.
Erano trascorsi tre anni da Vittorio Veneto, e le fratture, le divisioni, le ferite aperte nella popolazione, sempre più consapevole e impaurita dagli immani effetti provocati dal conflitto, non accennavano a rimarginarsi. Molte famiglie italiane -ha ricordato il Capo dello Stato- si angosciavano, con crescente risentimento, e senza riuscire a darsi una risposta, sui sacrifici sopportati, sui lutti, sui mutilati”.
“Rispetto e dolore accompagnarono, in tutte le città toccate dal tragitto, il trasferimento della salma del Soldato ignoto. Un dolore silente e raccolto unì, in quel momento, il Paese, con rinnovata speranza nel futuro. In quella triste bara le famiglie vedevano il proprio figlio, padre, fratello, atteso invano e mai più tornato a casa, spesso senza neanche una tomba, un luogo dove poter piangere”.