**Lodi: Uggetti, ‘nel 2016 da M5S cattiveria contro di me, stanno imparando’**

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Milano, 26 mag. (Adnkronos) – “Non voglio rivincite, ma credo che il Movimento 5 Stelle abbia imparato molte cose. Voglio che la mia assoluzione sia un momento di riflessione che serva a tutti perché episodi del genere si ripetano il meno possibile”. L’ex sindaco di Lodi, Simone Uggetti, assolto in Appello al processo per la presunta turbativa d’asta su un bando per la gestione delle piscine comunali, accusa che aveva portato al suo arresto nel 2016, non porta rancore a quegli esponenti del M5S che con i loro post sui social, ai tempi, avevano già dato per scontata la sua colpevolezza. Tuttavia, rintracciato dall’Adnkronos, ci tiene a precisare alcune cose. “Al tempo – dice – la politica dei Cinque Stelle purtroppo era basata sul tifo per il tintinnare delle manette. Quando la politica si fa così è una politica cattiva, che genera astio e odio, e non idee, come dovrebbe essere”.

Adesso le cose un po’ sono cambiate. “Sono passati cinque anni, i Cinque Stelle sono andati al Governo, hanno subito anche loro un processo di maturazione, di incontro con la realtà. Ovviamente hanno parzialmente modificato alcune posizioni, ma credo che debbano fare alcuni passi in avanti sui temi della cultura giuridica”, sottolinea. L’ex sindaco oggi è molto felice. “Sono – confessa – letteralmente subissato dalle chiamate. Stamattina mi sono svegliato alle 5 per rispondere ai messaggi e sono ancora indietro di 250”. Al momento, però, “no, nessuno mi ha chiesto scusa. Ma devo dire che in città, tranne per qualche avversario politico e odiatore seriale, c’è stato un clima di vicinanza e affetto, io mi sono sempre sentito parte di questa comunità. Ho avuto momenti di stima importanti”.

Quell’arresto, nel 2016, agli occhi di molti, fu subito considerato un atto spropositato rispetto all’ipotesi di reato. “Quell’arresto mi ha segnato la vita. Ci furono le elezioni anticipate, fui segnato da questo episodio, che tutte le persone di senno capirono come eccessivo, tra fatti contestati e misura cautelare. Serve una riforma e un nuovo rapporto tra i protagonisti fondamentali: il soggetto regolatore, la politica, il potere giudiziario e il sistema mediatico, che non ha meno responsabilità degli ultimi due”. Ora’ “Continuo il mio lavoro ma mi piace avere la libertà di poter scegliere se tornare a fare politica”.