Roma, 1 giu. (Adnkronos) – “La Cgil e la Fiom si sono costituite parte civile a questo processo, perché i lavoratori si sono sentiti parte offesa dall’inquinamento che uccideva dentro e fuori la fabbrica. Oggi grazie alle risorse esistenti è possibile però fare investimenti per produrre acciaio senza inquinare e uccidere”. Lo ha detto a margine della manifestazione dei sindacati davanti al ministero dei Trasporti il numero uno della Cgil Maurizio Landini che ha rivendicato la battaglia del sindacato per la salute e la sicurezza insistendo per un nuovo protagonismo dello Stato anche su questa vicenda.
“L’incertezza rischia solo di danneggiare il Paese. Se Ilva è uno stabilimento di interesse nazionale e l’Italia vuole rimanere un Paese industriale, il governo, se entra in quella società, deve fare tutti gli investimenti necessari. C’è infatti un quadro nazionale, anche legislativo, che lo consente”, ha poi concluso Landini.