Roma, 18 ott. (Adnkronos) – “Una vittoria trionfale. Oltre ogni più rosea aspettativa”. Così, senza metafore, Enrico Letta ‘battezza’ subito il risultato del Pd ai ballottaggi. Il segretario si presenta, senza ombre, a metà pomeriggio al Nazareno come il vincitore delle elezioni. Lo sottolineano gli stessi dirigenti dem, che lo accolgono in sala stampa con un lungo applauso. Tutti schierati, da Orlando a Franceschini, dalle capogruppo ai dirigenti e parlamentari, per una nuova foto del Nazareno con il segretario al centro che di fatto sostituisce quella del 40% alle Europee senza l’allora segretario Matteo Renzi.
“Abbiamo vinto perché siamo stati uniti”, sottolinea non a caso Letta, che poi indica la formula vincente di quello che molti al Nazareno definiscono come “il cappotto” delle amministrative: “Gli elettori di centrosinistra sono stati più avanti di noi, si sono fusi”. Insomma, unità. Le urne delle città, però, hanno dato altre indicazioni chiave per i dem. “Abbiamo vinto ovunque”, dice Letta citando Varese e Latina simbolicamente. Ma il Pd prende tante altre città, come Cosenza, Caserta, Isernia. Oltre, naturalmente a Roma e Torino.
“Vinciamo comunque, sia dove il centrodestra aveva azzeccato i candidati che dove non li aveva azzeccati”, aggiunge. E vince “con percentuali del 60%, in periferia come nelle metropoli. Il Pd, rafforzato, non è più il partito delle Ztl”, fa ancora notare con soddisfazione il segretario dem.