ISCHIA ISOLAVERDE. IL SEGRETARIO CHIARISCE ANCHE I PUNTI OSCURI

La squadra vince e risale in classifica, de qui tutto bene. Ma il presidente Carlino che non vuole rientrare dopo le dimissioni, le frizioni col gruppo ischitano, i problemi sull’isola d’Ischia, le squalifiche, un campionato, la sua presenza troppo limitata al fianco della squadra, di questo e di altro abbiamo parlato con il segretario dell’Ischia Isolaverde .

Pino Iodice.

La squalifica di Austoni la ritieni ingiusta?

Ero in tribuna e non ho posso giudicare il fallo. Ho visto l’arbitro richiamato dal guardalinee ed il cartellino rosso. Se hanno visto il fallo è giusta l’espulsione.

Cosa ha detto Austoni negli spogliatoi?

Ha detto di essere mortificato e meravigliato per quanto accaduto. Lui non ha fatto nulla.

Campilongo ha dichiarato che il pianto del Martina Franca ha sortito i suoi effetti?

“Vivo di calcio da tanti anni e pur comprendendo l’allenatore non sono d’accordo a dare corpo ad una tesi del genere. Sarebbe troppo facile lamentarsi per poi avere vantaggi la domenica successiva. Credo che l’arbitro nell’occasione dell’espulsione sia stato troppo leggero. Si è lasciato guidare dal guardalinee che se ha visto un fallo grave ha fatto bene a segnalarlo… anche se restano molti dubbi. Il pianto secondo me non paga. Le lamentele non possono influenzare le decisione della partita seguente e neppure il palazzo e la classe arbitrale. Fossi stato sfiorato da questo dubbio avrei immediatamente fatto altro. Ci dobbiamo convincere del contrario. Si va in campo per vincere e la terna arbitrale può sbagliare così come capita ad un calciatore o al portiere.

Carlino ha lanciato un messaggio: più calmi e meno cartellini.

Questo non può essere una regola. Lo stato d’animo cambia a seconda di come si mette la partita. Ci sono delle situazione che sfuggono ai calciatori ed all’allenatore. Siamo una squadra esperta ed dobbiamo avere più capacità di affrontare gli episodi con attenzione. Non siamo giovani di primo pelo. L’invito del presidente va tenuto presente: troppe sanzioni possono condizionare il nostro cammino in campionato..

Ma Carlino ritirerà le dimissioni?

Secondo me il presidente cova dentro di sé una grande amarezza. La verità è dura da digerire.Chi si è seduto al tavolo degli impegni doveva dimostrare serietà e concretezza e non solo parole. Mi riferisco logicamente alla stagione in corso. Nulla conosco del passato, per me questo è l’anno zero, anzi uno.

Ti riferisci ali impegni della “componente isolana”?

Vivo la gestione quotidianamente, i problemi di questa società, e posso affermare che quello che ho appena detto è verità sacrosanta.. Il pregresso non mi ha appartiene. Il presidente Carlino sa bene che questo è un momento di grande crisi, ma gli impegni vanno rispettati. Inoltre lo stadio si presenta sempre vuoto. Carlino è deluso anche dalle scarse presenze durante le gare casalinghe. Questo non è un monito alla tifoseria. Purtroppo lo zoccolo duro dei sostenitori gialloblu è formato da700-800 persone. Ma con questi numeri non si può fare calcio professionistico. La società nonostante tutto ha già pagato gli stipendi del mese di ottobre.

Ma si possono intercettare fondi della Lega facendo l’età media.

Se si volevano questi contributi è stata sbagliata la programmazione. E’ stato sbagliato il programma tecnico. Laddove c’era questa intenzione bisognava agire sul mercato in modo diverso. Il controsenso è aver ingaggiato calciatori che giovani non lo erano. Secondo me c’è stata poca chiarezza tra le priorità da seguire, tra proprietà, direttore sportivo ed allenatore

Crisano a Firenze, tu e la proprietà a Napoli: è emerso che manca un collegamento tra i dirigenti e la squadra, nasce anche da questo lo sciopero dei calciatori. Qual’è tua opinione?

La verità è che manca una sede sull’isola quindi tutto è ancora più difficile. Chi viene da fuori non sa dove appoggiarsi. Ritengo siano però un po’ esagerate le lamentele della squadra e dell’allenatore. L’episodio dello sciopero è stato ingigantito. Ritengo che tuttavia non sia necessaria la presenza sull’isola per essere efficienti. L’efficienza va dimostrata con i fatti. Ora è stata assicurata la presenza di un collaboratore sul posto. E’ stato chiamato Rosario Pilato che è sempre attento ai problemi. Con i fatti si dimostra la vicinanza della società alla squadra.

Ma non dovevi essere tu il collante tra la terraferma e l’isola?

Io svolgo il ruolo di segretario e devo essere messo in condizione di lavorare. Senza sede non esiste nessun segretario. Come posso lavorare senza un ufficio, senza un fax, un telefono ed un computer. Tutto questo non c’è ed io sono costretto a rimediare in qualche modo. Come? Vi presento adesso la mia nuova sede. Eccola: è la mia automobile, la mia abitazione, la sede del presidente a Nola.

A chi spettava dare una sede all’Ischia?

Credo che se la componente Ischia avesse voluto avere un segreterio sul pasto avrebbe potuto garantire almeno una sede sociale. Manco questo ci ha dato la componente d’Ischia. Ed ora di cosa ci si lamenta? Se sono ad Ischia senza mezzi l’unica cosa che farei è questa: trascurerei il lavoro per cui sono pagato. Ed allora meglio stare lontano. Mettetemi in condizione di lavorare ed io sarò presente.

Concludiamo col calcio giocato.

Indipendentemente da giovani ed anziani, cosa che non mi compete, la squadra ha qualità importanti ed un allenatore che è il valore aggiunto della formazione. Ero sicuro che ci saremmo ripresi. Abbiamo giocatori validi sia tra gli esperti che tra i pochi giovani. Si è pagato lo scotto del cambio di categoria. Sia i nuovi giunti dalla B che i calciatori dello scorso anno, per motivi diametralmente opposti, hanno avuto difficoltà alle prime gare in c2:.

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