Ischia, furto al palazzo di giustizia

Non c’è veramente pace per il palazzo di giustizia di Ischia. Mentre infatti
presso le aule del Tribunale si celebrano le udienze in un clima sempre piu’ da ultimi giorni di Pompei, con la triste prospettiva di dover trasferire “armi e bagagli ” al centro direzionale di napoli già dal prossimo mese di settembre, anche gli uffici del giudice di pace non se la passano meglio. E’ di questi giorni la notizia di numerosi furti commessi all’interno delle aule dove sono custoditi, o meglio, dove dovrebbero essere custoditi, i fascicoli delle cause.
Sono stati infatti sottratti dalle note di iscrizione a ruolo contributi unici,
quelli che una volta erano le marche giudiziarie, per un importo di alcune
migliaia di euro. In soldoni: quando si iscrive a ruolo una causa bisogna anche pagare il cosiddetto contributo unico, che sostituisce le marche giudiziarie di qualche anno fa. E in alcuni casi si tratta anche di somme ingenti. Ebbene si è scoperto che da molti fascicoli giudiziari mancano questi contributi, in pratica degli adesivi che si applicano al foglio della nota di iscrizione a ruolo. Ma il fatto sconcertante è che questi contributi potranno essere utilizzati tranquillamente perchè non erano stati annullati!! Una leggerezza questa dei cancellieri che appare veramente grave. Se avessero infatti proceduto all’annullamento, forandoli con le apposite macchinette, o “segnandoli ” con pennarelli, non ci sarebbe stato nessun furto. Ed è sconcertante anche il fatto che evidentemente è sin troppo facile l’accesso ai fascicoli. Desta anche perplessità l’atteggiamento di qualche giudice di pace che, messo a conoscenza del furto, si è “lavato le mani” affermando che non compete ai giudici controllare se per ogni causa è presente il prezioso tagliando. Sarà anche vero, ma fatto sta che più di un avvocato ha preannunciato una denuncia dei fatti all’autorità giudiziaria che, è facile prevedere dopo la vicenda della sottrazione dei fascicoli nel tribunale di Napoli, vorrà vederci chiaro e vorrà sapere come è regolato l’accesso ai fascicoli e perchè alcune marche non sono state annullate. E non è da escludere che di questa vicenda possa occuparsi anche la corte dei conti.

 

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