Salta l’udienza preliminare ai 50 marittimi di Procida

Procida – All’alba del 27 Settembre 2012 il PM Henry John Woodcock sguinzagliò il personale del nucleo speciale d’intervento del Comando Generale delle Capitanerie di Porto, la Guardia Costiera di Roma l’ufficio marittimo ed il commissariato di Polizia di Castel Volturno e diede il via all’operazione ‘Marittimi Onesti’; ufficiali ed agenti di polizia giudiziaria effettuarono l’arresto ai domiciliari di uno dei tre medici indagati del SASN – Servizi Assistenza Sanitario Naviganti – di Napoli e Procida e di uno dei marittimi di Procida e notificarono 64 avvisi di garanzia, tra cui anche impiegati dell’IPSEMA – attuale INAIL – . Le accuse ipotizzate dalla Procura della Repubblica, quella relativa alla certificazione di false patologie mediche ai marittimi consentendo loro di beneficiare, in modo fraudolento, dell’indennizzo mensile per malattia erogato dal Servizio Sanitario Naviganti. Per l’accusa che ha ipotizzato i reati di truffa, falsità ideologica e favoreggiamento, una truffa da un milione di euro. Giovedì scorso è saltata l’udienza preliminare davanti al Giudice per le indagini preliminari della 28’sezione del tribunale penale di Napoli ai 64 indagati. Tra i soggetti indagati e destinatari della richiesta di rinvio a giudizio del noto pubblico ministero Woodcock i seguenti procidani: Amalfitano Giovanni, 41 anni; Ambrosino Antonio, 25 anni; Ambrosino Nicola, 53 anni; Ambrosino Raimondo, 59 anni; Anastasio Enrico, 58 anni; Anzalone Michele, 44 anni; Arbilli Antonio, 48 anni; Aurelio Flavio, 34 anni; Barone Ester (segretaria del dott. Anastasio), 55 anni; Borgogna Carmine, 48 anni; Brecciano Salvatore, 61 anni; Calabrese Emanuele, 61 anni; Capobianchi Tadzio, 40 anni; Cardito Michele, 62 anni; Cardito Nicola, 30 anni; Cesarano Luigi, 34 anni; Costagliola D’Abele Glorianna (segretaria del dott. Cardito), 42 anni; Costagliola Di Fiore, 46 anni; Cozzolino Pasquale, 24 anni; D’Amore Domenico, 38 anni; De Candia Gioacchino, 52 anni; De Luca Vincenzo, 42 anni; D’Orio Saverio (nato a Procida), 58 anni; D’Orio Saverio (nato ad Ischia), 58 anni; Esposito Gianfranco, 43 anni; Gentile Antonio, 45 anni; Lubrano L. Antonio, 30 anni; Luongo Ignazio, 27 anni; Mancino Antonio, 65 anni; Massa Raimondo, 48 anni; Mattera Gianfranco, 43 anni; Monaco Luigi Mario, 57 anni; Odoaldo Agostino, 55 anni; Onorato Vincenzo, 35 anni; Pannunzio Giuseppe Rosario, 72 anni; Persico Michele Aniello, 50 anni; Righi Gianluca, 32 anni; Righi Sandro, 29 anni; Scotto Di Fasano Loreto, 65 anni; Scotto Di Perrotolo Antonio, 37 anni; Scotto Di Galletta Michele, 36 anni; Scotto Di Uccio Antonio (medico fiduciario del SASN), 57 anni; Siniscalchi Marco, 47 anni; Strudel Tommaso (medico SASN), 56 anni; Succoia Nicola, 46 anni; Turiello Giovanni, 50 anni; Vitale Francesco, 50 anni; Vocciante Arco Giovanni, 63 anni; Zeccolella Aniello, 69 anni; Nappa Angelo, 40 anni; Coscione Salvatore Nunzio, 48 anni; Costagliola Di Fiore Laura, 45 anni.
Entrando nel capo di imputazione dovranno rispondere di: ‘Contraffazione di altri pubblici sigilli o strumenti destinati a pubblica autenticazione o certificazione e uso di tali sigilli e strumenti contraffatti’; ‘Falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale’e di ‘truffa’ i seguenti indagati: ‘Ambrosino Lucio, Amalfitano Giovanni, Cozzolino Pasquale, Onorato Vincenzo, dell’Aquila Davide, Vitale Francesco, Iliceto Antonio, esposito Gianfranco, Scotto di Perrotolo Antonio, Mone Gennaro, Righi Gianluca, Esposito Tommaso, Righi Sandro, Esposito Stefano, dr. A. Scotto Di Uccio, dr. Supino Di Lorenzo e dr. Cardito Michele. Scrive il PM nel capo di imputazione: ‘perché in concorso tra loro ed in esecuzione di un medesimo disegno criminoso, con artifici e raggiri consistiti nel procedere, in alcuni casi, nell’imbarcare fittiziamente sul moto pontone Comar 1 i marittimi predisponendo contratti di lavoro fittizi, apponendo altresì – in particolare l’Ambrosino in concorso con i marittimi – sul relativo libretto di navigazione, il timbro falso della Capitaneria di Porto, in altri casi nel far sbarcare ‘fittiziamente’ marittimi denunciando a tal fine una patologia in realtà insussistente loro asseritamente insorta a causa e/o durante l’imbarco – patologia falsamente attestata in un apposito certificato del medico fiduciario senza l’espletamento di alcuna visita medica, compilando, a tal fine e in tali casi l’apposito modello recante la firma falsa del datore di lavoro (l’armatore), inducevano in errore l’IPSEMA (attuale INAIL) in ordine ai presupposti indispensabili per fruire della relativa prestazione assistenziale procurandosi in tal modo un ingiusto profitto rappresentato dalla indebita prestazione percepita con pari danno per il suddetto ente’; Dovranno inoltre rispondere di Falso ideologico e truffa in corso gli imputati: Cardito Michele, Castagliola D’Abele Gloriana, Arbilli Antonio, Succoia Nicola, Cardito Nicola, Michelino Gennaro, Siniscalchi Marco, D’Orio Saverio (nato a Ischia), D’Orio Savaerio (nato a Procida), Vocciante Arco Giovanni, Aurelio Flavio, Mancino Antonio, Brecciano Salvatore, Turiello Giovanni, Pagano Vincenzo, Costagliola Di Fiore Antonio, Mattera Gianfranco, D’Orio Vincenzo, Ambrosino Raimondo, Scotto Di Galletta Michele, Pannunzio Giuseppe R., Capobianchi Tadzio, Monaco Luigi Mario, Persico Michele Aniello, Zeccolella Aniello, Gentile Antonio, Luongo Ignazio, Ambrosino Nicola, Ambrosino Antonio, Anzalone Michele. Riguardo a questi ultimi soggetti indagati scrive il PM nel capo di imputazione: ‘perché tutti in concorso tra loro ed in esecuzione di un medesimo disegno criminoso, Cardito Michele, in qualità di medico fiduciario SASN, Costagliola D’Abele Gloriana, in qualità di segretaria del predetto medico, tutti gli altri, in qualità di marittimi, con artifici e raggiri consistiti nel rilasciare, il Cardito (in concorso e su istigazione dei marittimi) false certificazioni mediche ai marittimi attestanti patologie mai accertate previa visita medica (in realtà mai effettuata, sottolinea il PM) – patologia quindi inesistenti – al fine di assicurare loro prestazioni assistenziali retribuite dall’IPSEMA (ora INAIL), la Costagliola, nel prendere contatti con i suddetti marittimi per gestire i prolungamenti e/o le chiusure della cassa marittima nella consapevolezza che gli stessi non si sottoponevano ad alcuna visita medica, inducevano in errore l’IPSEMA (ora INAIL) in ordine alla sussistenza dei presupposti indispensabili per fruire della relativa prestazione assistenziale, procurandosi, con la predetta condotta un ingiusto profitto rappresentato dalla indebita prestazione percepita con pari danno per il suddetto ente’. Altro capo di imputazione ha come destinatari Anastasio Enrico, Barone Ester, Persico Antonio, Cesarano Luigi, D’Amore Domenico, Borgogna Carmine, De Candia Gioacchino, De Luca Vincenzo, Massa Raimondo, Intartaglia Paolo, Lubrano L. Antonio, Fasanaro Raffaele, e verte, anche in questo caso sull’ipotesi accusatoria del Falso Ideologico e della Truffa, ‘perché – scrive il PM – in concorso tra loro ed in esecuzione di un medesimo disegno criminoso, Anastasio Enrico, in qualità di medico fiduciario SASN, Barone Ester, in qualità di segretaria del predetto medico, tutti gli altri, in qualità di marittimi, con artifici e raggiri consistiti nel rilasciare l’Anastasio Enrico (in concorso e su istigazione dei marittimi) false certificazioni mediche ai marittimi attestanti patologie mai accertate previa visita medica (in realtà mai effettuata, precisa il PM) – patologia quindi inesistenti – al fine di assicurare loro prestazioni assistenziali retribuite dall’IPSEMA (ora INAIL), Barone Ester, nel prendere contatti con i suddetti marittimi, dei quali era pienamente consapevole che non si sottoponevano ad alcuna visita medica, per concordare con gli stessi i prolungamenti e/o le chiusure della cassa marittima da loro attivata con la condotta sopra descritta, inducevano in errore l’IPSEMA (ora INAIL) in ordine alla sussistenza dei presupposti indispensabili per fruire della relativa prestazione assistenziale, procurandosi, con la predetta condotta un ingiusto profitto rappresentato dalla indebita prestazione percepita con pari danno per il suddetto ente’. Il penultimo capo di imputazione è tutto dedicato al Strudel Tommaso, Odoaldo Agostino e Calabrese Emanuele e ha sempre ad oggetto il reato di Falso Ideologico e Truffa, perché, scrive il pubblico ministero: ‘in concorso tra loro ed in esecuzione di un medesimo disegno criminoso, Strudel Tommaso, in qualità di medico fiduciario SASN (il Servizio assistenza sanitario naviganti, come più volte detto), con artifici e raggiri consistiti nel rilasciare, Strudel Tommaso (in concorso e su istigazione dei marittimi) false certificazioni mediche ai marittimi attestanti patologie mai accertate previa visita medica (in realtà mai effettuata, precisa il PM) – patologia quindi inesistenti – al fine di assicurare loro prestazioni assistenziali retribuite dall’IPSEMA, inducevano in errore l’IPSEMA (ora INAIL) in ordine alla sussistenza dei presupposti indispensabili per fruire della relativa prestazione assistenziale, procurandosi, in tal modo, un ingiusto profitto rappresentato dalla indebita prestazione percepita con pari danno per il suddetto ente’. L’ultimo capo di imputazione è dedicato alla posizione processuale degli indagati Scotto Di Fasano Loreto, Nappa Angelo, Coscione Salvatore Nunzio e Costagliola Di Fiore Laura. Anche in quest’ultimo caso la procura contesta il Falso Ideologico e la Truffa perché ‘in concorso tra loro ed in esecuzione di un medesimo disegno criminoso, Scotto Di Fasano Loreto, in qualità di medico di famiglia, con artifici e raggiri consistiti nel rilasciare a Nappa Angelo (per il periodo 5,6 e 7 Novembre 2010) a Coscione Salvatore Nunzio (per il periodo 24, 25 e 26 Agosto 2010) ed a Costagliola Di Fiore Laura (per il periodo 11 e 12 Gennaio 2011) – in concorso e su istigazione dei predetti pazienti destinatari dei relativi certificati, false certificazioni mediche ai marittimi attestanti patologie mai accertate previa visita medica (in realtà mai effettuata, precisa il PM) – patologia quindi inesistenti – al fine di assicurare loro prestazioni assistenziali retribuite dall’INAIL, inducevano in errore l’INAIL in ordine alla sussistenza dei presupposti indispensabili per fruire della relativa prestazione assistenziale, procurandosi, in tal modo, un ingiusto profitto rappresentato dalla indebita prestazione percepita con pari danno per il suddetto ente’. Al termine di tutti i capi di imputazione elencati il pubblico ministero Henry John Woodcock sottolinea che la ‘condotta è aggravata dall’avere cagionato alla persona offesa dal reato un danno patrimoniale di rilevante gravità’. Tra le fonti di prova che passeranno al vaglio della magistratura giudicante e che sono state messe a disposizione da parte del pubblico ministero una gran mole di allegati, intercettazioni, perquisizioni e sequestri, verbali di interrogatori ed atti inerenti alle misure cautelari che sono state applicate. L’udienza preliminare rinviata per una serie di errori di notifiche si discuterà il 15 Aprile 2014.

MAURO IOVINO

 

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