UN GRANDE UOMO SALUTATO DA UNA GRANDE FOLLA

Una folla commossa e silenziosa ha partecipato nel pomeriggio di ieri ai funerali del professore Gennaro Zivelli, scomparso all’età di 72 anni. In tanti, all’interno della chiesa foriana di San Vito – il patrono della cittadina del torrione – si sono stretti attorno alla famiglia ed hanno manifestato il loro affetto e la loro riconoscenza.

Accanto alla bara, la centro della navata dinanzi all’altare maggiore, gli studenti dell’istituto superiore “cristoforo mennella”, con tanto di bandiera listata a lutto, ma soprattutto i “suoi” studenti del nautico, che lo hanno apprezzato fino a rendergli l’ultimo omaggio.

Nell’omelia, il giovane frate foriano Fedele Mattera ha ricordato con affetto il legame che aveva unito per tutta una vita il professore con la moglie Maria, scomparsa anni addietro.

Tra i tanti vecchi amici, compagni di partito o avversari politici che, con Gennaro Zivelli hanno movimentato il dibattito politico-culturale a Forio, il ricordo innanzitutto dell’attuale sindaco Francesco del Deo che, in un discorso interrotto più volte dall’emozione e dalle lacrime, ha ricordato “l’amico fedele, l’avversario leale”, di tante battaglie che li avevano visti contrapposti sui due fronti (Del Deo è stato consigliere e sindaco di Forio anche ai tempi della cosiddetta “prima repubblica” militando nelle file della DC). Il professore Zivelli è stato per Del Deo “colui che ha dato tanto alla politica ed alla cultura a Forio”. “Non era impaziente, ma era sempre pronto ad ascoltare”, ha sottolineato il primo cittadino che ha chiuso tra gli applausi dicendo: “Sarai sempre presente in mezzo a noi, grazie per tutto quello che ci hai lasciato”.

Per il giovane assessore Luciano Castaldi, Gennaro Zivelli “sicuramente è stato uno dei figli più illustri di Forio, un uomo con una grande personalità. Il suo esempio va oltre ogni steccato ed ideologia politica”.

L’avvocato e storico Nino d’Ambra ritorna indietro nel tempo, sfogliando nella memoria l’album dei ricordi fino ad arrivare al primo incontro con Gennaro Zivelli: “Lo conobbi quando recitava “Aspettando Godot”, una interpretazione magistrale. Lui era un grande artista, un creativo nato, un fine dicitore…”

Per Franco Iacono, Zivelli ha “illustrato Forio con la sua arte, però ha avuto dalla vita meno di quello che meritava. Era una personalità di grande spessore, non amava le battute scherzose ma era una persona di spirito…”

Tanti altri hanno sussurrato, tra sé e sé, a qualche amico vicino o fuori chiesa, altre caratteristiche peculiari di Gennaro Zivelli, che resta comunque il grande personaggio che tutti hanno a loro modo descritto.

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