MASTELLA: IO, TRADITO DAI VERTICI CAMPANI DI FORZA ITALIA.

In una lunga intervista L’ex ministro attacca i vertici di Forza Italia.  «Ho fatto per due volte il ministro, ho fatto il sottosegretario, ho avuto una lunga militanza parlamentare e al Parlamento europeo ci sono già stato. Dunque, non è una questione di ambizioni personali o poltrone ma di coerenza politica. E di lealtà: quella che avversari esterni ma soprattutto cinici avversari interni a Forza Italia non hanno avuto nei miei confronti». Clemente Mastella ha visto sfumare la possibilità di ritornare a Strasburgo per un pugno di voti, circa 800. E’ scivolato al sesto posto nella graduatoria di Forza Italia nella Circoscrizione Meridionale. senza le mie preferenze, e sottolineo, le mie personali, Forza Italia non avrebbe ottenuto le percentuali che ha raggiunto in Campania e nel Mezzogiorno». Onorevole, ma perché parla di cinici awersari interni? «Perché i sedicenti duri e puri del partito mi hanno accuratamente tenuto fuori ostacolandomi in ogni modo. Quei 40mila voti che ha preso la Matera, chi glieli ha dati? Caldoro? De Siano? Sono tutti voti anche miei personali, di Clemente Mastella, che non gestisce alcun potere, non controlla né sindaci né assessori comunali o provinciali, ma ottiene preferenze perché ci mette la faccia. E alle prossime regionali quei voti serviranno».E ora, che farà? Lascerà Forza Italia? «No. Continuerò la mia battaglia per la democrazia e per il confronto dall’interno. Ho dimostrato di avere un patrimonio di consenso personale che ha fatto fare bella figura a Forza Italia. Lo dicono i numeri:oltre 60mila preferenze nella circoscrizione, 43.465 in Campania, sono primo a Benevento e Avellino, quasi 20mfla voti tra Napoli e Salemo. Allora sa che cosa dico? Questo partito in Campania deve cambiare radicalmente. De Siano deve dimettersi».E perché? «Semplice. È il coordinatore regionale della Campania e soltanto un campano è stato eletto al Parlamento europeo mentre Mastella e Rivellini che sono preziose risorse per Forza Italia, un bacino di 100mila voti, sono rimasti fuori. Mastella perché tra l’altro è stato ostacolato. Dunque De Siano come coordinatore regionale del partito ha fallito. Anche Martusciello deve dimettersi, perché da parlamentare europeo non può continuare a fare l’assessore regionale. A Caldoro l’ho già detto. Ci sono almeno due caselle in giunta che vanno riviste: Martusciello non può più fare l’assessore. E non può farlo neppure Nappi perché è di un altro partito ed è venuto a fare campagna elettorale contro di noi. Almeno un assessorato deve essere assegnato alle aree interne: non è possibile che Benevento e Avellino non siano rappresentate in giunta regionale».Cosa chiede un rimpasto?«No, le primarie. Facciamole e vediamo chi realmente rappresenta il consenso dei nostri elettori. Anche Caldoro deve prepararsi a fare le primarie. Avrà anche il mio voto ma dovranno essere le primarie a stabilire chi è legittimato ad assumere ruoli di leadership. E non scelte calate dall’alto».Si è pentito di aver corso per le Europee? «Se lo avessi saputo prima, non mi sarei candidato. Sono stato costretto a fare una corsa solitaria mentre la classe dirigente regionale del partito ha fatto di tutto, ha usato il suo potere per emarginarmi».Temevano forse la sua consistenza elettorale? «Hanno organizzato una manifestazione a Télese: c’erano tutti, anche Fitto. L’unico candidato, campano, a non essere invitato ero io. Non hanno scritto il mio nome neppure sul manifesto».

DI Lorenzo Calò per “Il Mattino”

vesuviosegreto@gmail.com

 

Le ultime notizie

Newsletter

Continua a leggere

NAPOLI. ALLA MOSTRA D’OLTREMARE LA PRIMA EDIZIONE DEL FESTIVAL DEL BUSINESS

Tutto pronto per la prima edizione del Festival del Business, che avrà luogo alla Mostra d’Oltremare di Napoli il prossimo 22 marzo 2024 dalle...