NAPOLI. FIRMATO IL PROTOCOLLO “CAPRI SICURA”

Nella giornata di oggi è stato firmato a Napoli un importante protocollo dal nome “Capri Sicura”. Presenti Vincenzo De Luca, Presidente Regione Campania, Ciro Verdoliva, Direttore Generale ASL Napoli 1 Centro, Marino Lembo, Sindaco del Comune di Capri, Alessandro Scoppa, Sindaco del Comune di Anacapri, Sergio Gargiulo, rappresentante FederAlberghi Isola di Capri e Graziano d’Esposito, rappresentante Atex Isola di Capri. Lo scopo del protocollo è quello di affrontare questa delicata fase dell’emergenza sanitaria in maniera decisa e puntuale.

Nel protocollo si stabilisce che tutte le strutture alberghiere ed extralberghiere seguano scrupolosamente i controlli anti COVID-19 e le indicazioni redatte dalle norme nazionali e regionali, per cui in tutti i luoghi siano garantiti la frequente pulizia e disinfezione, il rispetto del distanziamento interpersonale e delle raccomandazioni igienico-comportamentali finalizzate a contrastare la diffusione del COVID-19. Per le attività alberghiere e extralberghiere, qualora si trovassero di fronte ad un ospite che improvvisamente riferisce sintomatologia suggestiva al COVID-19, informeranno immediatamente, ove presente, il medico di fiducia aziendale dedicato agli ospiti ovvero la guardia di continuità assistenziale (c.d. guardia medica o guardia turistica); quest’ultimi, confermato il sospetto a seguito di visita sul luogo ove è presente l’ospite, informeranno per le vie brevi l’ASL Napoli 1 Centro (rif. telefonico 800-90.96.99, numero verde presidiato h24 e registrato), formalizzando la richiesta di attivazione “procedura sospetto COVID-19”. La struttura, all’attivazione della “procedura sospetto COVID-19”, provvederà a collocare in isolamento l’ospite presso una camera della struttura all’uopo dedicata, possibilmente quanto più vicino possibile all’ingresso per evitare che il potenziale caso COVID-19 possa essere vettore di infezione in più aree; nel caso che la struttura non abbia potuto individuare una camera all’uopo dedicata l’ospite sarà trasferito, con mezzo e personale munito di DPI a carico della struttura ospitante, in locali individuati di concerto con i Sindaci. La struttura provvederà a sanificare tutti i locali interessati dalla sosta o passaggio del caso sospetto e ad isolare – fino alla risposta diagnostica – gli eventuali “contatti” ovvero “contatti stretti” come individuati dal medico che ha attivato la “procedura sospetto COVID-19”. La struttura sarà provvista di locale per accesso degli operatori sanitari per le attività di assistenza e diagnostica, utile sia per la vestizione all’ingresso degli stessi che per la loro svestizione (da intendersi “pulito” all’ingresso e “sporco” all’uscita); contestualmente la struttura provvederà alla sanificazione di tutti i locali in cui è avvenuto lo stazionamento ovvero la frequentazione “stretta” del caso sospetto, ivi inclusi i mezzi di trasporto nell’eventualità di cui al precedente punto 2.2 ed allo smaltimento dei rifiuti speciali. L’ASL Napoli 1 Centro provvederà nel più breve tempo possibile ad attivare la “procedura sospetto COVID-19” nonché avviare l’indagine epidemiologica (a cura della U.O.P.C. competente e coordinata dalla U.O.C. Epidemiologia; secondo la complessità da remoto o sul luogo) assumendo e verificando le necessarie informazioni relativamente a tutti i contatti ed eventualmente stabilire eventuali ulteriori tamponi da effettuare); al fine di creare situazioni di controllo e di screening, in questa fase l’ASL Napoli 1 Centro potrà valutare l’applicazione della “procedura sospetto COVID-19” a personale e clienti che seppur non rientranti nella casistica del “contatto” o “contatto stretto” (di cui al precedente punto 1) possano richiedere maggior attenzione anche con riferimento al “protocollo operativo” del “Piano regionale per lo screening di sorveglianza sanitaria COVID-19 in Regione Campania”. Nella specifica ipotesi di rilevamento di stato febbrile (temperatura maggiore a 37,5°C) in sede di primo arrivo dell’ospite, non sarà consentito allo stesso l’accesso nella struttura e saranno attivati i protocolli di cui alla “procedura sospetto COVID-19”. Nel caso in cui un ospite presentasse stato febbrile (temperatura maggiore a 37,5°C) e/o positività all’anamnesi durante una sosta in strutture diverse da quella ove risiede (da ospite), sarà immediatamente comunicato alla struttura ove il soggetto stesso risiede fermo restando il divieto di ingresso, e saranno attivati i protocolli di cui alla “procedura sospetto COVID-19”.

Per le altre aziende, inoltre, per le attività diverse da quelle alberghiere e extralberghiere l’accertamento di eventuale “caso sospetto” per rilevamento di stato febbrile (temperatura maggiore a 37,5°C), impone di identificare il soggetto e non consentirgli l’ingresso nei locali di svolgimento dell’attività nonché di indirizzarlo al medico di medicina generale (se residente) ovvero alla guardia medica. Al fine di garantire la massima collaborazione alla gestione della prevenzione del contagio dell’infezione da SARS-CoV-2 (COVID-19), l’azienda nel caso di accertamento “caso sospetto” di cui al precedente punto 3.1, dovrà provvedere a notiziare la struttura ricettiva presso la quale il caso sospetto alloggia ovvero se residente avvisare il Sindaco (nel caso di residenza a Capri o ad Anacapri) ovvero l’ASL Napoli 1 Centro (nel caso di altra residenza) al numero verde 800-90.96.99, numero verde presidiato h24 e registrato).

 

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