Nel prossimo consiglio regionale il gruppo di Fratelli d’Italia ha promosso una mozione affinchè “la Scuola non introduca ideologie destabilizzanti e pericolose per lo sviluppo degli studenti quali l’ideologia gender”.
“E’ davvero imbarazzante dover discutere di una vicenda che non esiste e di cui nessuno avverte l’emergenza. Di fronte agli atti sul referendum contro le trivellazioni e alla semplificazione amministrativa che ci vedono tutti impegnati – dichiara il capogruppo di Campania Libera- Psi e Davvero Verdi Francesco Emilio Borrelli – ci troviamo dinnanzi al tentativo di portare la discussione su vicende ultra ideologiche e morbose invece di discutere e approvare le leggi che servono al territorio.
Il ‘gender’ a scuola è una non meglio precisata ideologia che vorrebbe obbligare – secondo chi ne sostiene l’esistenza – insegnanti e allievi/e a cambiar sesso, masturbarsi in aula e a visionare materiale pornografico. Basterebbe solo questo per capire che stiamo parlando del parto di menti disturbate, ma la paura a volte è più forte della razionalità e qualcuno finisce col crederci. È necessario, quindi, fare chiarezza. La “Buona scuola” al comma 16, assicura la «pari opportunità», promuovendo «nelle scuole di ogni ordine e grado l’educazione alla parità tra i sessi, la prevenzione della violenza di genere e di tutte le discriminazioni». In particolare di «educazione alla parità dei sessi e prevenzione della violenza di genere», dunque non c’è alcuna legittimazione o riferimento al gender. Eppure le opposizioni nel consiglio regionale vogliono discutere prioritariamente di ciò mentre dobbiamo affrontare emergenze vere come la sanità, la disoccupazione o la terra dei fuochi”.