RIUNIONE DI CERCOLA. L’AZIONE VESSATORIA DELL’AIAC DENUNCIATA DAGLI ALLENATORI

In data Lunedì 11 Novembre 2019 alle ore 18:30 a Cercola (Na) presso lo Stadio “G. Piccolo” si è tenuta una riunione spontanea di Allenatori di Calcio dilettanti e professionisti, Calcio a 5 e Preparatori dei Portieri per una democratica ed oggettiva disamina dello stato del ruolo sul territorio alla luce dell’entrata in vigore della normativa sull’obbligatorietà del tecnico abilitato e sulle modifiche al Regolamento del Settore Tecnico (CU 69 FIGC del 13 Giugno 2018).
Nell’ambito del confronto è stato evidenziato lo scarso apporto sulla vigilanza, la disapplicazione e le segnalazioni sulla citata obbligatorietà da parte del locale C.R. Campania e dell’AIAC, il cui Gruppo Regionale è presieduto da Sebastiano Scarfato con il supporto di Raffaele Ciccarelli come segretario. Nessun rappresentante AIAC, seppur invitati brevi manu, ha inteso partecipare.

Dal contraddittorio è emerso che la rappresentanza sindacale istituzionale delegata territorialmente ad
AIAC parrebbe essere decisamente pigra e tardiva, incapace di garantire le legittime aspettative della base
legate all’azione di controllo e denuncia, deterrente chiaro ed evidente – oltre l’aspetto culturale e di
concetto – per scongiurare la proliferazione dei fenomeni di doppio incarico, mancata sospensione dall’Albo
del Settore Tecnico per svolgimento d’altra funzione, attività senza abilitazione, prestanomi e che si
realizzano non soltanto nell’Attività di Base e nel Settore Giovanile e Scolastico ma anche nei più blasonati
campionati dilettantistici fino alle prime squadre di Eccellenza.
Gli Allenatori hanno anche disposto un testo per una missiva destinata al Presidente FIGC Gravina e al
Presidente del Settore Tecnico FIGC Albertini (in allegato) in cui denunciano l’azione vessatoria da parte di
AIAC, non legittimata da alcuna normativa, secondo la quale, per l’applicazione del diritto-dovere
dell’aggiornamento obbligatorio sancito dalla UEFA Coaching Convention (Art. 27) cui devono attenersi
peraltro solo alcune tipologie di abilitazioni, vengono impropriamente applicati tre livelli differenti di prezzo
(on-line, territoriale-non-associato-AIAC e territoriale-associato-AIAC) per quello che da servizio è diventato
nella pratica un costo: viene infatti lamentato che AIAC, demandata all’organizzazione dei corsi di
aggiornamento territoriali non può determinare in modo discriminatorio prezzi differenti per un obbligo
dettato dalla UEFA e pertanto non dalla FIGC (che si accontenta unicamente di incamerare la quota
annuale di iscrizione all’Albo del Settore Tecnico, conditio assoluta per poter accedere ai moduli di
upgrading delle licenze) né tantomeno da AIAC stessa la quale introita altresì fondi di cui non si
riscontrano effettivi reinvestimenti in attività ed iniziative a vantaggio, crescita e tutela della categoria,
specialmente in Campania.
Il franco dibattito, le esemplificazioni e i casi posti all’attenzione della platea, l’entusiasmo e la
partecipazione raccolta hanno fatto sì che si sia convenuto di ripetere l’iniziativa in un arco temporale
ristretto coinvolgendo anche altre città della Campania per poter sviluppare azioni sinergiche e coordinate.
Cercola (Na), 11 Novembre 2019

Allenatori Calcio, Calcio a 5 e preparatori dei Portieri Campania intervenuti

Ed ecco la lettera inviata a Gravina

Ill. mo
Sig.Pres. FIGC
Dott. Gabriele Gravina

E p.c. Ill.mo
Sig. Pres.
Sett. Tecnico FIGC
Demetrio Albertini

E p.c. Ill.mo
Sig. Pres. AIAC
Renzo Ulivieri

Oggetto: la puntualità dei corsi di aggiornamento obbligatori per gli Allenatori inquadrati nella Uefa
Coaching Convention e i loro costi – i controlli territoriali sulla disapplicazione del C.U. 69 del 13 Giugno
2018.
Ill.mo Dott. Gravina,

Lunedì 11 Novembre 2019 a Cercola (Na) si è tenuta una riunione
spontanea ed aperta a tutti gli Allenatori di Calcio, Calcio a 5, Beach Soccer e Preparatori Atletici per
affrontare liberamente alcune tematiche sullo stato del “ruolo” in Campania – ma non solo – anche alla luce
delle direttive del C.U. 69/FIGC del 13 Giugno 2018 riprese dal C.U. 8 del S.T./FIGC del 12 Luglio 2019.
Ebbene, nonostante l’invito aperto anche alla locale rappresentanza regionale sindacale di AIAC (e
ai suoi referenti provinciali campani) questa ha inteso non presenziare, di fatto eludendo lo Statuto FIGC
all’Art. 11 e le Norme Transitorie e Finali Comma I dello stesso secondo cui al momento identifica appunto
la rappresentatività in ambito federale di questa specifica componente tecnica.
Dal dibattito nutritosi in circa due ore di garbato, educato e costruttivo confronto si è evinto dalle
richieste e dalle aspettative della base un profondo disagio di cui con la presente si intende partecipare i
massimi riferimenti istituzionali nazionali.
Ciò di cui si coglie lamentela e per la quale si chiede un chiarimento, riguarda primariamente i corsi
di aggiornamento previsti obbligatoriamente dalla Uefa Coaching Convention (Artt. 24-28), i loro costi, ma
anche, ad esempio, la congruità del nuovo piano per il rilascio di licenze abilitanti denominate D e C.

Per quanto riferito all’attuazione dei corsi di aggiornamento, assunto che questo è un diritto-
dovere di un Tecnico moderno che deve inevitabilmente convivere con la modernizzazione del gioco, la sua

evoluzione ed il mutare altresì delle regole che ne condizionano lo sviluppo, si riscontra in Italia la totale
mancanza di corsi di aggiornamento specifici per i Preparatori dei Portieri (a Coverciano si propongono
anche dei bandi per questa specializzazione) e per il Calcio a 5 nonostante in sostanza si tratti in entrambi i
casi di licenze UEFA (come riportato appunto nella U.C.C.): il titolare oggi di abilitazione UEFA B e di
Preparatore dei Portieri Professionisti deve seguire corsi relativi alla rivalidazione del suo UEFA B

trascurando le specificità della sua specializzazione per il quale ha speso molto tempo e molti soldi per la
formazione.
I costi per gli upgrading delle licenze sono anche questi un tasto dolente:
– i Tecnici professionisti non impiegati/tesserati con sostanziale continuità non vengono messi
nelle condizioni di accedere tutti alla Panchina d’oro che viene fatta valere nella pratica, senza
alcun fondamento normativo e discriminatoriamente, come aggiornamento per UEFA Pro e
UEFA A (peraltro non a pagamento). Chi partecipa a questo appuntamento lo fa gratuitamente,
gli altri no, non possono neppure a pagamento; chi partecipa prende il credito formativo, gli
altri no e non hanno da sempre la possibilità di condividerne neppure i contenuti (danno e
beffa);
– i Tecnici professionisti hanno ricevuto tutti una comunicazione nel Maggio 2019 in cui il Settore
Tecnico FIGC informava che in tempi ristretti si sarebbe giunti alla pubblicazione della
programmazione per gli aggiornamenti per UEFA Pro e UEFA A concedendo una proroga di
validità delle abilitazioni fino al 2021. Primi appuntamenti sarebbero stati da Settembre 2019
(scadenza puntualmente disattesa ancora una volta, non una bella figura se sulla lettera
campeggia il logo federale) e ancora prima la Coaching Experience di Rimini di Giugno 2019 ad
organizzazione di AIAC dove arbitrariamente sono stati scelti temi e relatori “slegati” e – come
per la Panchina d’oro – senza che gli stessi contenuti siano stati poi effettivamente resi
disponibili per tutti paritariamente come promesso. Doveroso anche riscontrare che da Sicilia e
Sardegna, per fare un esempio, i costi per raggiungere Rimini per poi avere questi ambìti crediti
sarebbero stati altissimi e inevitabilmente irrisorie sono state le presenze (la segreteria di AIAC
potrà dare il riscontro numerico che potrà esser rapportato ai numeri delle abilitazioni che da
Report Calcio FIGC 2017-2018 sono di 857 UEFA Pro e 2.144 UEFA A = 3.001). Si ritiene che una
manifestazione privata non possa strumentalizzare delle necessità professionali per provare ad
inseguire un suo personale tornaconto;
– Le abilitazioni che rilascia il Settore Tecnico della FIGC sono abilitazioni UEFA (UEFA Pro, UEFA
A, B, C5, Portieri Prof.). La UEFA stabilisce che il mantenimento di queste licenze è subordinato
alla frequenza di cicli di aggiornamento eppure si denota che esistono differenti prezzi (al
momento appunto solo per i partecipanti agli aggiornamenti relativi alle licenze UEFA B/3° cat.)
per quello che a questo punto deve essere considerato un servizio e non può diventare un
costo (!!): € 15,00 se territoriale per i Soci AIAC, € 30 se territoriale per i non-Soci AIAC, € 61,00
(il primo di un modulo da tre) e poi 51,00 (cad. i restanti due moduli) per tutti coloro che
intendono seguire le lezioni on-line tramite il portale www.vcorsi.it.
Ebbene non si comprende su quale base e legittimazione normativa, l’aver demandato
l’organizzazione territoriale di questi aggiornamenti ad AIAC possa giustificare da parte di
questa la facoltà di scegliere e stabilire differenti livelli di prezzo: si configurerebbe come una
gravissima attività vessatoria perché finalizzata ad una preventiva affiliazione del Tecnico che
viceversa dovrebbe basarsi sulla spontanea condivisione di intenti e programmi politici di tutela
e salvaguardia dei diritti del ruolo nella più ampia galassia di affermazione del calcio azzurro nel
rispetto delle convenzioni internazionali tanto più che i notevoli fondi introitati da AIAC
territorialmente non parrebbero sfociare in alcuna (o almeno sufficiente) attività di supporto,
investimento, sviluppo (almeno in Campania questo tipo di “produttività” non è assolutamente
riscontrabile e documentabile).
Chi stabilisce quindi il prezzo degli aggiornamenti ? Perché on-line costa di più ? Può
eventualmente AIAC disporre uno sconto su un servizio necessario all’esercizio di Allenatore ??
Dovrebbe viceversa offrire uno sconto sulla propria tessera a chi è in regola con il pagamento
del bollo annuale e gli aggiornamenti (entrambi dovuti) ma non richiedere nella pratica
l’affiliazione offrendo lo sconto su un servizio a coloro che magari non ne condividono l’azione
ed il pensiero politico !

Si richiede pertanto un intervento chiarificatore da parte delle istituzioni preposte alla tutela e alla
salvaguardia del sistema anche perché, sempre con i numeri alla mano, degli 81.425 Allenatori abilitati alla
data del 30 Giugno 2018 – quelli indicati nel Report Calcio 2018 della FIGC – e quindi esclusi tra gli altri i
Preparatori Atletici che dal Febbraio 2019 sono migrati anche loro in AIAC (gli abilitati sono 1.328), ne
sarebbero stati impiegati solo 26.662 (le squadre però sarebbero 66.492) e, un anno e mezzo dopo al 31
Ottobre 2019, gli Associati ad AIAC sarebbero (solo) circa 16.000 (inclusivi, si dice, di circa 300 Preparatori
Atletici – dato non oggettivato): evidente che metodi spicci e ovviamente assai poco funzionali – come
dimostrato – all’aumento dell’appeal, della fidelizzazione e/o dell’affiliazione all’Associazione di categoria
non fanno del bene alla crescita del movimento nel suo complesso !
Perplessità si colgono anche nella nuova griglia-corsi dove ad esempio, un abilitato “D” che opera
quindi negli adulti, per poter fare un salto in avanti dai Dilettanti Regionali alla Serie D (sempre prima
squadra), è tenuto al conseguimento dell’abilitazione “B” mediante la frequenza di un corso “UEFA C
Grassroots licence” che tuttavia tratta di specificità per il calcio di base e giovanile non funzionali alle
mansioni che andrebbe poi a svolgere !!
Infine si vuole ancora una volta portare all’attenzione la grave situazione della Regione Campania
dove innumerevoli sono i casi di utilizzo di profili privi di licenza nelle fasce di età legate al vincolo
dell’impiego del Tecnico abilitato, la proliferazione di Allenatori titolari e/o Soci e/o con partecipazioni in
scuole calcio che tuttavia accettano incarichi per Squadre e Società diverse da quelle nelle quali risultano
inquadrati a livello dirigenziale, Allenatori non sospesi dall’Albo del S.T. e che si adoperano come
Collaboratori della Gestione Sportiva con i conflitti di interesse che ne derivano, Allenatori che cambiano
Squadra e Società nell’arco della stessa Stagione Sportiva, Allenatori impiegati perfino nelle
Rappresentative federali con abilitazioni scadute e/o con bolli annuali dovuti al S.T. e non versati senza che
gli organismi preposti al controllo si attivino per dare la giusta credibilità al nostro calcio minore, la vera
base di una piramide che conta oltre 1.350.000 tesserati …
Fiduciosi da parte delle cariche in indirizzo di una presa di coscienza e della disponibilità all’ascolto
e alla trattazione delle problematiche evidenziate, questa lettera viene firmata, per rappresentanza, da un
Allenatore di calcio promotore con altri dell’incontro citato in oggetto sulla spinta dei Colleghi che hanno
inteso sottoscrivere un foglio di accompagnamento riportante per tutti la matricola, l’abilitazione, il nome e
cognome e la firma dopo che ne è stato letto il testo e condiviso il contenuto.

Napoli, 12 Novembre 2019

Mr. Daniele Serappo

Allenatore UEFA A
Matr. ST/FIGC 57135

 

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