Sempre di attualità, anche a Procida, la vicenda relativa agli SPRAR, con il capogruppo di Per Procida nel consiglio comunale del comune isolano, Menico Scala, che si lamenta della poca trasparenza che caratterizza l’esperienza procidana gestita dalla Cooperativa Less.
“Il sottoscritto, in riferimento alla risposta dell’interrogazione( prot 14085 del 13.09.2019), dopo aver attentamente esaminato il contenuto della stessa, e anche alla luce della parziale consultazione dei documenti resa molto complicata sia dalla carenza di trasparenza, sia dalla mancanza di documentazione necessaria, dopo non essere stato contattato dalla stessa Less che si era dimostrata disponibile ad un incontro, ma essendo passato oltre un mese dall’unica telefonata avuta per ricevere chiarimenti, comunica di essere assolutissimamente insoddisfatto della burocratica e volutamente fuggente risposta, e pertanto chiede che la stessa venga trasformata in mozione da sottoporre all’attenzione dei consiglieri comunali con l’urgenza del caso.
In particolare, tenuto conto che, il costo grava anche parzialmente sul bilancio comunale, sarebbe stato auspicabile, anche da parte della Cooperativa Less una maggiore trasparenza e una relazione meno lacunosa, alla luce del fatto che tra contributi comunali e contributi nazionali si spendono oltre 500.000,00 per l’assistenza di pochi beneficiari.
Ad esempio, in sedici mesi ( dal 28.03.2018 al 31/07/2019) sono stati sull’isola complessivamente 28 beneficiari (in fase di progetto se ne prevedevano 34) che hanno visto l’utilizzo di circa 20 unità lavorative impiegate a vario titolo a tempo indeterminato, a tempo determinato, con rapporto di collaborazione.
Di tale unità accolte (vitto, alloggio, medico, scuola, scheda telefonica, attività ludiche, laboratorio, gite, etc.) non si riesce a comprendere se gli stessi siano stati presenti saltuariamente o se tutti i giorni nell’arco dei sedici mesi. Ma questa è solo la punta dell’iceberg perché non si ha notizie con atti verificabili, di controlli che evitano abusi rispetto alla notevole somma impiegata (ad esempio le modalità e i tempi di pagamento dei lavoratori/collaboratori).
Tempo fa si è avuta notizia della scomparsa di alcuni beneficiari (mai confermata né smentita dalla LESS) e non si conosce se gli organi preposti alla sicurezza pubblica abbiano la necessaria conoscenza dei nominativi e dei luoghi frequentati da dette persone beneficiarie, che molti di questi sono inutilizzati da diverso tempo.
Inoltre, risulta (quantomeno) un pauroso conflitto d’interessi tra amministratori del Comune e la Cooperativa Less, presso cui, guarda caso, prestano attività lavorativa, a vario titolo, diretto o indiretto, parenti stretti degli stessi amministratori.
Non si riscontrano, poi, esami metrico-analitici sui lavori eseguiti per rendere agibili le abitazioni utilizzate, che sono in numero 8 di cui è stato oscurato il nome dei proprietari e il canone di locazione, e in alcuni casi, ho verificato personalmente, che alcuni contratti erano mancanti di pagine e firme.
E’ stato verificato che il meccanismo di selezione spesso fugge ai canali di pubblico dominio (chi valuta i curricula?, quali i punteggi assegnati e sulla base di quale scala?, chi sono i partecipanti ai bandi?. Etc.) e “pubblicizzati” sul sito della Less con modalità discutibili considerato il fiume di denaro pubblico che viene pagato. Un fiume di denaro pubblico che, ad oggi, sembra direzionarsi in favore di pochi eletti, amici e “ parenti”.
Manca, poi, un rendiconto degno di tale nome, un vero e proprio utilizzo superficiale e molto pregiudicato del pubblico denaro.
Insomma una vera e propria necessità di chiarezza che rende quasi obbligatoria una approfondita immagine, per ora, amministrativa attraverso la apposita costituzione di una commissione consiliare con mandato di chiarire approfonditamente ogni aspetto della vicenda.
Ci si riserva di presentare ogni ulteriore documentazione con le modalità e termini di legge”.