Sin dal mese di maggio scorso, fino alla fine di ottobre, sulla scorta di specifiche direttive del Ministero della Salute, i Carabinieri del NAS hanno condotto una vera e propria campagna di controlli a carico di strutture turistico-ricettive e di centri sportivi.
In funzione delle linee guida emanate dalla conferenza Stato-Regioni, ogni gestore deve attuare idonee misure di sicurezza per prevenire il rischio “legionellosi” per i propri clienti e lavoratori. Le strutture maggiormente esposte a tali rischi sono:
- alberghi;
- impianti sportivi, non escluse le palestre e le piscine;
- centri benessere e stabilimenti termali;
- lidi balneari;.
- case di cura ed ospedali;
- condomini.
In tali ambienti, i datori di lavoro/gestori sono obbligati ad eseguire una valutazione del rischio della proliferazione della legionella, stilando un dettagliato documento di valutazione e gestione del predetto rischio servendosi di persone/società adeguatamente formate/preparate.
In tale ottica, i Carabinieri del NAS di Napoli hanno avviato numerosi controlli, in special modo in quelle aree a marcata vocazione turistico-ricettiva, ispezionando, sino ad oggi, complessivamente 22 strutture operanti nella penisola sorrentina, Capri, Ischia, Pozzuoli, Bacoli, Castellammare di Stabia e nel giuglianese. Vari sono stati anche gli obiettivi controllati anche nel Capoluogo ed in particolare lidi balneari e centri benessere.
Complessivamente, i Carabinieri hanno contestato sanzioni amministrative per oltre 50.000 euro, rilevando, altresì, violazioni in tema di:
- mancato monitoraggio delle acque delle piscine destinate ad attività natatorie;
- abusivo utilizzo del termine “spa” pur in assenza del riconoscimento di proprietà terapeutiche delle acque impiegate;
- inosservanza ordinanza sindacale sulla prevenzione della legionella.
- mancanza del requisito di accessibilità e visitabilità per i disabili;
- mancanza registro piscina;
- mancanza scia di stabilimento balneare.
- mancanza monitoraggio delle acque della piscina ivi installata e della vasca idromassaggio del centro benessere;
- mancanza del monitoraggio ai fini della legionella di punti delle linee acqua calda e fredda;
- carenze igienico sanitarie nelle aree deputate allo svolgimento dell’attività per le quali sono state redatte prescrizioni; mancata compilazione schede di monitoraggio autocontrollo HACCP.