Se c’è una cosa che non si può di certo addebitare al direttore dell’Asl Napoli 2 Nord Antonio d’Amore, ed è quella di voler affossare l’emergenza sanitaria sull’isola d’Ischia. Di certo, non avrà mai pensato che in un’isola come la nostra si potrebbe fare a meno dell’elisoccorso per trasferire in terraferma i malati gravi. Ed avrà tremato lo scorso 13 agosto, quando il sindaco di Casamicciola gli ha ufficialmente chiesto di pagare le tre annualità 2016 -2017-2018 per il servizio di atterraggio all’elisuperficie, ammontante a ben 480 mila euro!
Per questo, con determina del 21 agosto, ha disposto il pagamento come anticipo di cassa di 150 mila euro a favore del comune di casamicciola.
Alla base del rapporto tra i due enti, una convenzione del marzo 2016.
Ma perchè l’asl ha deciso di non pagare un così importante e vitale servizio?
Allora, indagando tra le carte, si scopre una inadempienza storica del comune di Casamicciola: il RUP dell’Asl ing.Galdiero aveva espresso riserva di adottare tutti i provvedimenti di competenza per l’analisi ed approvazione di un piano di funzionamento dell’eliporto – come previsto dall’articolo 5 della convenzione stessa – trasmesso dal comune di Casamicciola ma ritenuto dall’Asl non esaustivo!
Ed è per questo che ora, pur anticipando l’acconto di 150 mila euro, l’Asl – per mano dell’ing.Galdiero – chiederà nuovamente a richiedere atti e documenti che il comune di Casamicciola non ha ancora trasmesso in modo esaustivo in riferimento al piano di funzionamento della struttura!
Diciamo pure che il sindaco Castagna ha alzato i toni della discussione, quando nelle premesse del sollecito di pagamento del 13 agosto cita le spese sostenute dall’ente in predissesto finanziario e colpito dal terremoto del 2017, dando atto comunque di aver comunque garantito il servizio di elisoccorso in questi tre anni e passa, pur non avendo avuto i soldi dovuti dall’Asl.
Ma tutte queste enunciazioni lodevoli e positive vanno comunque a scontrarsi sulla parte finale della nota di cui sopra, quando il sindaco castagna si riserva “alla luce delle gravi situazioni di bilancio in cui versa l’ente, che è tuttora in predissesto e garantisce con estrema difficoltà i servizi alla popolazione, di valutare come estrema ratio la possibilità di sospendere il servizio qualora non si dia fattivo riscontro”.
Come per dire: cara Asl, se non mi paghi, non mi interessa il servizio per i cittadini, ma io non faccio più atterrare l’elicottero del 118!
Insomma: le necessità di cassa, valgono più della vita dei cittadini?