E’ scomparso all’eta’ di 72 anni Aniello Lauro, una vita trascorsa tra la pesca, la sua attivita’ primaria, ed il calcio, la sua grande passione. “U’ rimm”, il remo, il suo soprannome nato dal mare e trasferito poi al campo di calcio. (in basso foto archivio Enrico Scotti)
Difensore di un calcio pionieristico, bandiera prima dell’Isolaverde, poi, dopo la fusione, dell’Ischia, ed infine baluardo del Forio. Protagonista di un calcio che degli anni 60-70 si giocava sui campi in terra battuta, superficie che rendeva ancora più mitiche le sfide. Lauro era un leone mai domo e mai timoroso: scivolate, acrobazie, tackle, nei nostri ricordi emerge un calciatore/gladiatore sempre vincente. Indimenticabili per i tifosi gialloblu i suoi interventi al Rispoli ed al Salvatore Calise di Forio, durante i lavori di ristrutturazione del campo di Ischia. Insieme con l’indimenticato Renato Tonon formava una coppia di difensori centrali tutto muscoli, muro invalicabile per i reparti avanzati avversari. Rude negli interventi ma elegante nel modo di muoversi, riusciva ad essere efficace francobollatore, termine molto usato in quegli anni, di attaccanti che avrebbero fatto carriere luminose come Pulitelli ed Anastasi. Fortissimo di testa, non di rado sfruttava questa sua abilita’ nell’area avversaria realizzando reti spesso insperate.
Con Aniello Lauro ci saluta un calciatore epico, ma sopratutto una persona leale e sincera. Va via un pezzo di un’Ischia bella e romantica sempre più sbiadita nei nostri ricordi.
Alla famiglia Lauro le condoglianze di Enrico Buono e della redazione di Teleischia.