Torna d’attualità il caso della scomparsa di Emanuele Arcamone, che dal maggio del 2013 ha fatto perdere le sue tracce in una nuvola di mistero. Ieri sera, all’interno della trasmissione “Chi l’ha visto?” su Rai Tre, si è fatta largo una nuova ipotesi dai contorni piuttosto macabri. Un tale Ivano, ischitano con divieto di dimora in tutti i comuni dell’isola d’Ischia, ha attirato l’attenzione dell’equipe della trasmissione attraverso una serie di post lanciati su Facebook. L’uomo, che ha confermato quanto asserito su Facebook anche ai microfoni della trasmissione, ha affermato che Emanuele Arcamone non sarebbe dunque semplicemente scomparso, ma sarebbe stato ucciso, da una donna, per non meglio precisate ragioni. Secondo quanto ha riportato poi questo stesso Ivano, questa donna avrebbe risposto alle accuse lanciate via social con dei messaggi audio, attraverso i quali ribalterebbe le accuse e le rivolgerebbe proprio al suo accusatore. Informato dai giornalisti della trasmissione televisiva, il padre di Emanuele, il signor Franco, non avrebbe dato molto credito a questa storia, considerata solo come l’ennesima e gratuita speculazione. Certo è che, passati ormai sei anni, i genitori di Emanuele, come hanno dichiarato anche ai microfoni della trasmissione “Chi l’ha visto?”, non hanno paura di accettare più nessuna ipotesi ed è più che comprensibile che siano pronti, nell’eventualità, anche ad accettare anche notizie strazianti come quella della morte del figlio, a patto di poter finalmente mettere una pietra sopra questa brutta storia. Da quell’8 maggio 2013, infatti, il giorno della scomparsa di Emanuele Arcamone, a casa sua non c’è più stata alcuna certezza ed i genitori non hanno potuto che cercare di dare peso ad ogni voce, ogni ipotesi, nel tentativo di avere una qualche risposta. Purtroppo, ad oggi, non si hanno notizie ufficiali di contatti con Emanuele proprio da quell’8 maggio, con familiari, parenti ed amici che sono costretti ancora ad alimentare una speranza, viva, ma sempre più fioca, di poter chiudere questa vicenda riabbracciando Emanuele.
