La storia di Villa Mercede a Fontana: come ordinato dall’asl e preannunciato dalla cooperativa Civitas che gestisce il servizio di assistenza sanitaria presso la struttura, da oggi primo aprile dovrebbe essere chiuso il centro diurno, definito improduttivo e “non utile” dalla stessa asl. Da oggi, scattano le ferie obbligate per 7 operatori della struttura. Ciò comporterà inevitabilmente qualche difficoltà nell’organizzazione dei turni di lavoro. Intanto stamani sarà sull’isola la responsabile del servizio, che tenterà di dipanare la matassa con i lavoratori presenti. Mentre per mercoledi dovrebbe esserci l’incontro tra cooperativa e sindacati, per avviare il tavolo di trattative e stabilire il futuro dei circa 42 operatori.
Intanto, sull’argomento interviene il Cudas – comitato per la difesa dei diritti della salute degli isolani:
“Considerato che i 7 operatori posti in ferie non erano in forze specificamente al Centro Diurno e che condividevano con i colleghi i normali turni di lavoro per il funzionamento dell’intera Residenza, se ne deduce facilmente che la sottrazione di personale comporterà un aumento del carico di lavoro su quanti resteranno in servizio, senza che si intraveda nulla circa il pagamento degli stipendi maturati dall’inizio dell’anno. Così, lavoreranno di più senza continuare a vedere un euro chissà fino a quando! Un altro paradosso dell’assurda situazione di “Villa Mercede” di cui a pagare lo scotto, tra Asl e azienda appaltatrice, sono solo i lavoratori dipendenti.
A proposito, ma i familiari degli utenti/ospiti della RSA, che pagano laute rette per l’accoglienza presso “Villa Mercede”, che pensano di una situazione che potrebbe riflettersi anche sulla qualità dei servizi ai loro congiunti?”