C’era anche un ischitano tra gli ufficiali a bordo del cargo battente bandiera italiana, Grande America, andato a fuoco nella notte tra domenica e lunedì al largo del Finistère, l’estremità nord-ovest della Francia.
Emanuele Vuoso, 37 anni, primo ufficiale di coperta, era tra i 26 membri dell’equipaggio della nave; a bordo anche un passeggero.
I 27 sono stati tratti in salvo nella notte tra domenica e lunedì, intorno alle 4 del mattino, dalla fregata britannica HMS Argyll. Ad avvertire il centro operativo della situazione a bordo della nave gialla e bianca con la scritta ‘Grimaldi Lines’ era stato in serata il MRCC, il centro di coordinamento di salvataggio in mare di Roma.
“Tutti stanno bene”, confermano dalla compagnia Grimaldi di Napoli, “sono stati trasferiti in un albergo di Brest nella Francia nord occidentale e sono ascoltati dalle autorità francesi che stanno effettuando le indagini sul sinistro. Tra qualche giorno potranno fare ritorno in Italia”.
Il mercantile italiano trasportava auto e altri veicoli nei garage e numerosi container sui ponti superiori.
Lunga 214 metri, era stata costruita nel cantiere di palermo da fincantieri, ed era entrata in servizio il 5 dicembre 1997. L’imbarcazione proveniva da Amburgo, in Germania, ed era diretta a Casablanca, in Marocco, dove era attesa per le ore 22 del 12 marzo.
La nave si è definitivamente inabissata nel pomeriggio di martedi alle 15.26 – ora in cui è registrata l’ultima segnalazione radio degli strumenti di bordo – in acque internazionali a circa 140 miglia nautiche dalle coste francesi del golfo di Guascogna, in una zona in cui le acque arrivano a 4.600 metri di profondità.