GENNARO SAVIO: “SINDACO FERRANDINO, CHIEDI LO STATO DI CALAMITA’ NATURALE!”

Gennaro Savio, del PCIML, continua a tenere gli occhi puntati sulle conseguenze del forte vento che ha interessato l’isola d’Ischia nello scorso fine settimana. Attraverso un comunicato, Savio chiede direttamente al Sindaco di Ischia, Enzo Ferrandino, di chiedere lo stato di calamità naturale per i danni creati dal maltempo, ma anche, più concretamente, di interdire il pontile di Ischia Ponte fortemente danneggiato e di riparare efficacemente la copertura di asfalto del tetto della “Onofrio Buonocore”.

 

Cosa aspetta il sindaco di Ischia a chiedere lo stato di calamità naturale per i danni creati dal maltempo? A Ischia Ponte il pontile fortemente danneggiato non è stato neppure interdetto e mentre la grossa boa finita sugli scogli è stata rimossa solo stamattina, alla scuola “Onofrio Buonocore” non si è provveduto in tempo a rifare l’asfalto sul tetto del padiglione da cui era saltato nei giorni scorsi e intanto la pioggia di ieri potrebbe creare le prime infiltrazioni d’acqua. E pensare che l’unico intervento che nel Comune di Ischia c’è stato, è quello effettuato sul lungomare Cristoforo Colombo parte del quale è stato interdetto per la presenza di un albero di pepe secco e a rischio crollo di cui, ancora una volta, abbiamo dovuto denunciarne la presenza come dirigenti del Partito Comunista Italiano Marxista-Leninista e che sarà rimosso stamattina.

Le tempesta di vento che nei giorni scorsi ha imperversato in tutta Italia, sull’isola Verde ha fatto danni ingenti, non solo a Lacco Ameno dove nel porto la mareggiata ha divelto alcuni pontili per cui il sindaco Giacomo Pascale ha chiesto lo stato di calamità naturale, ma a anche a Forio dove sono crollati ben tre mastodontici pini e, soprattutto, nel Comune di Ischia. Infatti a Ischia Ponte, oltre ad aver portato  sugli scogli una enorme boa utilizzata a largo per delimitare l’Area Marina Protetta, i marosi hanno seriamente danneggiato il vecchio pontile già dissestato e fatiscente e di cui da anni chiediamo la messa in sicurezza. La parte anteriore del pontile che ha subito anche un avallamento, è stata praticamente distrutta dalle onde che con la loro forza hanno spaccato parte del cemento e dei tondini di ferro arrugginiti in esso contenuti. La cosa che colpisce maggiormente è che nonostante i seri danni subiti, il pontile, frequentato quotidianamente da tantissime persone e da ragazzi che si recano qui a pescare, non è stato neppure interdetto. Cosa significa questo, che il Comune non lo ritiene pericoloso per i danni subiti? Possibile che al momento sia considerato agibile? Com’è possibile che in attesa di un primo intervento non sia stato precluso al passaggio pedonale? Domande, queste, che rivolgiamo direttamente al sindaco Enzo Ferrandino il quale, come ha fatto il suo collega di Lacco Ameno, bene farebbe a chiedere lo stato di calamità naturale per quanto accaduto e far ricostruire un pontile che già da anni avrebbero dovuto abbattere per la fatiscenza in cui versa. Intanto presso la scuola “Onofrio Buonocore”, nonostante le nostre continue sollecitazioni, non si è provveduto in tempo a rifare l’asfalto sul tetto del padiglione da cui era saltato nei giorni scorsi e la pioggia di ieri potrebbe creare le prime infiltrazioni d’acqua: assurdo! Ma possibile che mentre il sindaco di Napoli Luigi De Magistris nella giornata di lunedì 25 febbraio 2019 ha coscienziosamente tenuto le scuole chiuse per dare la possibilità all’Ufficio tecnico di intervenire su eventuali danni provocati dal maltempo, a Ischia non si è neppure provveduto a rifare l’asfalto sul tetto della “Buonocore” regolarmente frequentata dagli alunni? Ma stiamo scherzando? Ma che vergogna!!! Pensate che l’unico intervento che nel Comune di Ischia c’è stato, è quello effettuato sul lungomare Cristoforo Colombo parte del quale è stato interdetto per la presenza di un albero di pepe secco e a rischio crollo di cui, ancora una volta, abbiamo dovuto denunciarne la presenza come dirigenti del Partito Comunista Italiano Marxista-Leninista e che sarà rimosso stamattina. Perché la maggioranza amministrativa di Enzo Ferrandino anziché pensare ad affrontare e risolvere i problemi del paese, è impegnata in “faide” interne per la spartizione della torta del potere nella gestione clientelare ed elettoralistica dell’ente, mentre  la minoranza di Gianluca Trani e Domenico De Siano da sempre dorme sonni tranquilli.

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