LA PACE FISCALE IN CINQUE PUNTI

Cambia la pace fiscale. Dopo l’intesa raggiunta ieri durante il Cdm – con l’eliminazione della non punibilità penale e lo scudo per i capitali all’estero dal decreto fiscale – il condono viene riscritto. Confermata la rottamazione-ter, la cancellazione dei debiti sotto i mille euro, la dichiarazione integrativa per i redditi non dichiarati, la chiusura delle vertenze fiscali e il ‘saldo e stralcio’ che non è presente ancora nel dl ma arriverà con un emendamento in Parlamento.

ROTTAMAZIONE TER– Con la rottamazione-ter sarà possibile ridefinire il proprio debito con il fisco accumulato tra il 2000 e il 2017 dilazionando i pagamenti in cinque anni e 20 rate trimestrali, senza pagare interessi e sanzioni. Il modulo per aderire sarà pubblicato sul sito dell’Agenzia delle Entrare.

SALDO E STRALCIO – Nel decreto fiscale ancora non c’è. Ma il saldo e stralcio delle cartelle arriverà in sede di conversione di decreto per chi si trova “in oggettive e certificate difficoltà economiche”. In sostanza, sarà consentito un ‘ravvedimento operoso’ per i piccoli contribuenti in difficoltà economica. A seconda della situazione in cui si trovano, i contribuenti potranno pagare da un minimo del 6% a un massimo del 25% del dovuto con un’aliquota intermedia del 10%.

DICHIARAZIONE INTEGRATIVA – Si tratta di una sorta di piccolo condono dei debiti aperti con il fisco concesso fino a un massimo di 100 mila euro. Il provvedimento licenziato dal governo stabilisce un’aliquota al 20% per sanare la parte non dichiarata e riservata a coloro che hanno presentato la dichiarazione dei redditi. Con la dichiarazione integrativa sarà possibile far emergere fino a un massimo del 30% in più rispetto alle somme già denunciate e comunque con un tetto di 100mila euro annuali.

MINI DEBITI CANCELLATI – Resta invariata la rottamazione delle minicartelle che prevede il saldo e lo stralcio per le cartelle di importo inferiore a mille euro ricevute dal 2000 al 2010, come bolli auto e multe. La misura interesserà dieci milioni di contribuenti e coinvolgerà il 25% del magazzino dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione.

LITI FISCALI – Resta invariata anche la chiusura delle vertenze fiscali. In caso di un contenzioso legale con il fisco i contribuenti potranno sanare la loro posizione pagando il 50% del non dichiarato in caso di vittoria in primo grado e il 20% in 5 anni al secondo grado, senza sanzioni e interessi.

Le ultime notizie

Newsletter

Continua a leggere

NAPOLI. NAVE URTA BANCHINA AL BEVERELLO. I FERITI SONO 44, DI QUESTI 9 SONO RICOVERATI

Il bilancio finale è di 44 feriti a seguito dell’urto della nave Caremar “Isola di Procida” avvenuto questa mattina contro la banchina del molo...

CAPRI. TRAGEDIA SFIORATA, UNA BAMBINA DI 6 ANNI RISCHIA DI ANNEGARE MA VIENE SALVATA

Sull’isola di Capri una tragedia ha rischiato di sconvolgere la tranquillità locale. Una bambina di sei anni, una turista tedesca in vacanza con la...

ISCHIA. CLINICA SAN GIOVAN GIUSEPPE, INSTALLATE STRUTTURE CONFORT PER I PAZIENTI IN ATTESA

In questi giorni sono state installate delle strutture mobili all’esterno del San Giovanni Giuseppe di Ischia con l’obiettivo di migliorare il comfort e la...