Antimo Puca ha indirizzato una lettera aperta al sindaco di Ischia: “Sindaco gentile,
In qualità di creatura co abitante, Ti rivolgo un plauso ed un complimento, orgoglioso di Te, per la Tua iniziativa, ma, soprattutto per le parole spese, e bene. Si rende necessario invitare la comunità a sviluppare una cultura ecologica per imparare a vivere, a gestire gli affari e l’economia senza interferire con l’attitudine intrinseca della natura a sostenere la vita. Ciò che bisogna”sostenere” in una comunità sostenibile non è tanto la crescita economica o lo sviluppo, quanto l’intera rete di vita da cui dipende la nostra sopravvivenza futura. La questione ambientale non è più uno dei tanti problemi particolari. È diventata invece il contesto di qualsiasi cosa: delle nostre vite, degli affari, della politica. La grande sfida del nostro tempo è quella di costruire e far crescere comunità sostenibile, cioè ambienti sociali, culturali e fisici in cui poter soddisfare i nostri bisogni e aspirazioni senza diminuire le possibilità delle generazioni future. Il primo passo in questo compito naturalmente deve essere quello di diventare”ecologicamente colti”, cioè comprendere i principii organizzativi che gli ecosistemi hanno sviluppato per sostenere la rete della vita, comprendere i principii fondamentali dell’ecologia e saperli incorporare nella vita quotidiana delle comunità. In particolare, i principii dell’ecologia dovrebbero costituire le linee guida per creare comunità scolastiche sostenibili. In altre parole, l’ecocultura offre una struttura di riferimento ecologica per la riforma dell’educazione. La nostra sfida deve essere quella di trasformare il sistema di valori dell’economia globale in modo da renderlo compatibile con la dignità umana e la sostenibilità ecologica. Ischia è il nostro focolare domestico comune. Creare un’ Ischia sostenibile per i nostri figli e per le generazioni future è compito di tutti noi”
