Si è svolta un’importante iniziativa sull’isola di Procida: in scena Anlia che vuole ridare valore alla creatività femminile nella confezione di abiti ed accessori artigianali coniugando tradizione e modernità.
Il progetto del gruppo Anlia nasce con un duplice obiettivo: valorizzare il territorio ed il talento procidano. Quest’ anno, in modo particolare, il gruppo guidato da Antonio Lamina e Aquilina di Maio, si è proposto un obiettivo a tema ecologico. Ridare una nuova vita ad abiti dimenticati negli armadi e negli scaffali, attraverso modifiche, riadattamenti, rielaborazioni uniche, guidati dall’estro e dalla creatività degli originali e promettenti stilisti locali.
A dare concretezza a questa prima fase del progetto una sfilata di moda creativa che sì è svolta in.un.luogo di grande suggestione paesaggistica : la chiesa di Santa Margherita Vecchia su a Terra Murata sull’isola di Procida. Una serata di particolare fascino ed emozioni che ha riscosso notevole successo e che ha permesso ad un folto pubblico di apprezzare la creatività, il talento e la passione di questi artefici del bello, grazie anche alla bravura delle splendide ragazze che li hanno magicamente indossati e portati.
Partendo dall’importante patrimonio di tradizioni e cura del particolare nella confezione degli abiti tradizionali e nella realizzazione degli accessori, il gruppo intende studiare e progettare una nuova linea che coniughi l’antico con il moderno e sappia far rivivire l’utilizzo di tessuti tradizionali, promuovendo altresì la manualità artigiana e l’utilizzo in chiave moderna di antichi simboli e tradizioni dell’artigianato procidano.
“L’esigenza è nata dalla consapevolezza del grande valore storico ed identitario della nostra tessitura, cucitura e ricami tradizionali – ci dice Aquilina di Maio -, ma anche dal sapere e dal fare delle donne procidane e dalla preoccupazione che tale “saper fare” potesse essere perduto per sempre se non opportunamente recuperato e valorizzato” .
“Il progetto – ci dice Antonio Lamina -, uno dei promotori, parte dalla convinzione che nelle pieghe della tradizione locale esiste una ricchezza irripetibile da proteggere e da potenziare, per giungere all’idea che può esserci un modo nuovo di pensare il lavoro, di vivere l’ambiente e di instaurare relazioni tra le persone, nel segno del rispetto e della solidarietà tanto che è nostro obiettivo quello di dare vita in breve tempo ad un laboratorio di moda creativa che sappia dare risalto alle capacità locali nel campo della moda e dei tessuti”.